Gruppo Montagna Fiume
Veneto
Escursioni
autunno 2015
Percorso turistico T
Difficoltà
Escursionistica
E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica
Esperti Attrezzata
EEA
Da castello a castello
Il Carso triestino è un altipiano ricco di
pinete e di querceti, lande e boscaglia, un grande polmone verde a ridosso
del mare, un ambiente di enorme interesse naturalistico.
Da sempre il territorio del Carso è
stato percorso da una fitta rete viaria formata da numerosi sentieri,
mulattiere e strade carrarecce, accurata opera di una laboriosa popolazione
che da secoli qui vi abita. Questa particolare eredità, creata dalla
necessità di sfruttare pascoli e boschi e per collegare fra loro i numerosi
e piccoli paesi, è oggi un importante strumento per lo sviluppo di un
turismo a diretto contatto con l’ambiente.
In questa escursione prenderemo in
considerazione i sentieri a ridosso del Golfo triestino, in un suggestivo
connubio fra terra e mare. Si possono osservare piante caratteristiche della
boscaglia carsica ed essenze tipiche mediterranee come il leccio, lo scotano
e il terebinto, nonchè diverse piante erbacee aromatiche come la salvia, il
timo e la santoreggia, che profumano l’aria con i loro oli essenziali. Pino
nero e pino d’Aleppo si trovano abbondanti lungo il sentiero, a memoria
delle opere di rimboschimento del Carso operate nell’Ottocento dagli
Asburgo.
Da castello a castello: dal piazzale del
castello di Miramare si attraversa il parco omonimo, si supera la ferrovia
con l’ottocentesca stazioncina di Miramare e si sale a Contovello per il
Sentiero Natura che comprende una vecchia scalinata in pietra grezza.
Passati davanti alla chiesa di Santa Maria della Salvia, seguiremo il
sentiero Kugy tra pinete e pietraie, fino a giungere su una elevazione del
costone che costituisce un ottimo punto d’osservazione: la vedetta Slataper,
posta sul Colle di San Primo (m. 278). Dopo una breve sosta, proseguiamo in
discesa per una stradina asfaltata che conduce al quieto paesino di Santa
Croce, con un’antica chiesetta, San Rocco, dotata di una copertura in
simil-scandole. Si attraversano le case e si scende alla comoda
“Strada della salvia”, frequentatissima nei giorni di festa sia perché gode
di un panorama mozzafiato sul golfo sia perché, essendo posta sul lato
meridionale del costone, è soleggiata e difesa dalla bora. Tralasciamo una
deviazione (eventualmente facoltativa) che porta alla vedetta Liburnia, ex
torre piezometrica ottocentesca, altro punto di osservazione eccezionale,
non solo sul golfo ma anche sulle Alpi Carniche e Giulie. Seguiamo ora il
sentiero Tiziana Weiss fino ad incontrare un bivio che porta l'indicazione
Sentiero dei pescatori. Questo conduce al porticciolo della “Canovella” per
uno dei più antichi sentieri del Carso: era usato già in epoca romana per
trasportare la pietra bianca di Aurisina sulle navi. Fu poi usata anche dai
pescatori locali per scendere dai paesi a pescare il tonno con le loro
"zoppole" o "čupa", imbarcazioni ricavate da un solo tronco d'albero; di
queste antichissime imbarcazioni sono rimasti solo due esemplari, di cui
uno è visibile al Museo del Mare di Trieste.
Proseguiamo in quota fra caratteristici “campi
solcati”, circondati da macchie di salvia, timo e santoreggia fino alla
panoramica vedetta Tiziana Weiss, una terrazza in pietra esposta sul
ciglione. Scendiamo ora sulla Strada Costiera, dove cammineremo per un lungo
tratto monotono che consentirà di raggiungere la cittadina di Sistiana. Per
fortuna avremo alla nostra sinistra il mare aperto con vista che spazia dal
golfo di Trieste ai cantieri di Monfalcone, dalla laguna di Grado fino a
Lignano. Oltrepassata Sistiana, imbocchiamo il mitico sentiero Rilke,
inserito nella Riserva Naturale delle Falesie di Duino, che comprende
un’alta e ripida costiera calcarea, una fascia ristretta dell’altipiano
carsico e la fascia di mare antistante per una superficie di 107 ettari. La
Riserva si trova in un’area di grande interesse naturalistico: lungo la
costiera triestina, di cui la Riserva fa parte, avviene infatti il passaggio
dal dominio biogeografico medioeuropeo a quello mediterraneo.
La gita avrà termine nei pressi del castello di
Duino, dal quale si scorge il castello di Miramare, e da dove si potrà
indovinare il lungo itinerario appena concluso.
Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento (possibili raffiche di bora), berretto,guanti, occhiali, viveri. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 Partenza: ore 7.15 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri |
Gruppo 1 | |
Difficoltà | E | |
Dislivello | 300 m. circa | |
Tempo totale | ore 6 |