Gruppo Montagna Fiume Veneto


 

 Escursioni

autunno 2017


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domenica 8 ottobre 2017

Via degli Ospizi (max m.750)

(Valle del Cordevole - Agordino)

Sulle orme di viandanti e pellegrini.

Questo percorso ai piedi dei Monti del Sole percorre una via antica, lungo la quale oltre agli ospizi  di San Gottardo e di Case Salet, troviamo altre presenze di insediamenti umani. Queste concrete testimonianze hanno reso credibile l’ipotesi di una strada lungo il Cordevole sicuramente già in epoca romana, ma alcuni ritrovamenti sembrano non aver tenuto lontano l’uomo dall’asprezza di questi luoghi già dal 1000 a.C.  

 

Avvicinamento: Raggiungiamo Belluno e seguiamo la statale verso l’Agordino fino a Mas, dove svoltiamo a Sx ed attraversiamo il Cordevole  per raggiungere l’abitato di San Gottardo, dove scaricheremo i camminatori del gruppo 1. Risaliti in auto continueremo in direzione Agordo fino a Torner (poco prima della galleria), dove lasceremo alcune auto. Raggiungeremo infine il centro minerario di Val Imperina dove parcheggeremo.

Gruppo 1: Intero percorso via degli Ospizi   (Dislivello totale 550m, Ore 6/7, Lunghezza quasi 20 Km).

Partiamo in leggera discesa verso il greto del Cordevole; superata una sbarra la strada diventa bianca e prosegue fino a raggiungere Salet, dove si trova un allevamento di cavalli gestito dal Corpo Forestale dello Stato. Qui attraversiamo un cancello e proseguiamo su un grande viale alberato che attraversa un’immensa distesa di prati. Passiamo nei pressi di un casolare diroccato per poi rientrare nel bosco; in breve ritorniamo sul greto del Cordevole dove la stradina termina (siamo in corrispondenza dell’ospizio di Candaten, ma per raggiungerlo bisognerebbe guadare il Cordevole).  Si imbocca un bel sentierino sulla sx che conduce , correndo parallelo al torrente, allo sbocco della Val de le Montareze. Qui vale la pena di fare una piccola deviazione lungo il Sentiero Naturalistico Zanardo, che risale la valle su passerelle di legno, con vista su alcune cascate. Tornati sulla via proseguiamo tra alcuni saliscendi fino a raggiungere lo sbocco della Val Fagarè. E’ necessario ora attraversare il torrente su un guado, per poi salire rapidamente rispetto al Cordevole. Dopo circa venti minuti bisogna abbandonare il sentiero che abbiamo percorso finora, per svoltare sulla sx, e portarci alla base di un pilone della linea elettrica. Dopo il pilone il sentiero diventa per un tratto meno evidente, per poi congiungersi con una buona mulattiera che ci porta verso la forra del Vaion, che viene attraversata con un’ardita cengia munita di passamano metallico. Usciti dalla forra si prosegue  sempre in salita praticamente camminando sotto l’elettrodotto; si entra ora in un altro largo vallone (Valon dei Zoldani), dove per precauzione è stata messa una corda metallica per arrivare al punto più alto del percorso (750m, ore3). Si inizia a scendere raggiungendo i poveri resti di Casera delle Fratte proseguendo fino al fondo della Valle del Mus, dove il torrente crea una serie di marmitte e cascatelle. Proseguiamo nella discesa con il sentiero che diviene sempre più ampio fino a diventare una stradina sterrata,  superando un ponte attraversa bei prati che ci conducono all’ospizio di Agre, ora azienda agricola del Parco. Proseguiamo sulla stradina che attraversa prati ed alcune casere fino ad arrivare al Ponte del Torner, dove è possibile abbandonare l’itinerario raggiungendo le auto.

Continuiamo ora su un tratto asfaltato lungo il vecchio tracciato della strada statale, abbandonato dopo la costruzione della galleria, fino a raggiungere la Tagliata di San Martino presso l’alto Pont dei Castei. Qualche metro prima dell’ex casa cantoniera si lascia la strada e si imbocca a sx la stradina che si segue fino al quarto tornante per imboccare sulla dx una mulattiera, che ci porta a un’insellatura dove sorge un fortino militare. Si attraversa il forte e si inizia a scendere rapidamente sull’opposto versante e dopo alcuni tornanti si incontra un ponticello che attraversa l’incassato Rio Carbonere. Si esce quindi dalla valle raggiungendo il Pian dei Nof presso alcune casere; si prosegue in leggera salita superando alcuni dirupi su passarelle di legno, aggirando poi alcune frane fino ad arrivare all’ultimo tratto in discesa che conduce alle Miniere di Val Imperina.

 

Gruppo 2: Dal centro minerario al Ponte del Torner (Dislivello 150m, Ore 2.00)

Dal Parcheggio del centro minerario visitato alcuni anni fa in una gita sociale seguiamo le indicazioni per l’ostello e, praticamente percorriamo a ritroso il percorso appena descritto fino al Ponte del Torner. Qui troveremo le auto lasciate al mattino.

Per chi non fosse ancora stanco c’è la possibilità di continuare sul percorso fino ad incontrare gli amici del gruppo 1 e condividere l’arrivo al centro minerario.

Equipaggiamento: normale da montagna, zaino, scarponi, giacca a vento, guanti, berretto.              

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Partenza: ore 6.45 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto  con mezzi propri.

 gruppo 1 gruppo 2
Difficoltà EE E
Dislivello in salita m. 550  m. 150
Tempo totale/td> oore 6 / 7 ore 2