Gruppo Montagna Fiume Veneto


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Autunno 2019


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Percorso turistico                      T

Senza particolari difficoltà     F

Difficoltà Escursionistica         E

Diff. Escursionistica Esperti   EE

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Escursione in ambiente        innevato                                EAI

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domenica 27 ottobre 2019
Lastìa di Framont (m. 2294)
Rifugio Carestiato  (m. 1834)

(Dolomiti Agordine)

La Lastìa di Framont è un avancorpo staccato delle Moiazze che, con la sua verticale parete sud di quasi 1200 metri domina la conca di Agordo. Deve il nome al largo e declinante versante Nord che si prolunga in parte boscato e con modesta pendenza fino ai pascoli di C.ra del Camp, ai piedi del massiccio della Moiazza. Questa rampa uniforme e verdeggiante consente una salita senza particolari difficoltà ma con scarse segnalazioni. Dalla vetta si gode di un panorama straordinario che supera ogni aspettativa. La cima Lastìa è affiancata da un fratello minore, il Col Alt de Framont. Al contrario della cima principale, segnalata da una modesta e rustica croce in legno, il Col Alt è adornato da una bella croce visibile fin da Agordo. Le due cime sono separate da una profonda spaccatura che non ne consente il passaggio diretto.

Avvicinamento:  Raggiunto il centro di Agordo, dove faremo una piccola sosta, proseguiamo in macchina sulla strada interna fiancheggiante la chiesa principale, seguendo le indicazioni per malga Framont. Oltrepassate le ultime case di Agordo, si raggiunge la frazione di Piasent. Qui ad un bivio si gira a sinistra; ora la strada si fa angusta: con stretti tornanti (difficoltà AE: Automobilisti Esperti!) si raggiungono i pascoli di Framont (m. 1580 c.a), dove poco prima dell’omonima malga lasceremo le macchine.

Percorso comune: dai pascoli di Framont si segue il segnavia CAI 552, che porta verso la forcella del Camp. Dopo circa 45 min si incrocia l’Alta Via n. 1 (m. 1845 circa; segnavia CAI n. 554) che in pochi minuti permette di raggiungere la forcella (m. 1933, ore 1.00), da cui si ha una visione totale dei versanti di salita della Lastìa e del Col Alt.

Gruppo A : dalla forcella del Camp si scende per facile sentiero e pascoli dentro la Busa del Camp, fino alla casera del Camp (m. 1830 c.a). Dietro questa, con partenza segnalata da un vecchio cartello, inzia la salita della lastìa, in un bosco di abeti e larici. Il sentiero è abbastanza evidente ma i bollini rossi piuttosto vecchi e radi. Inizialmente si supera in tratto in cui Vaia ha causato alcuni schianti, obbligando ad aggirare i tronchi abbattuti. Usciti dal bosco, si giunge davanti ad una paretina che costringe a scegliere di sorpassarla a destra oppure a sinistra. In entrambi i casi la traccia si fa ancora meno evidente, e si dovrà salire per canalini erbosi facendo attenzione agli ometti costruiti qua e là. Quasi all’improvviso si giunge sul largo ciglio sopra lo strapiombo che domina Agordo.   Il panorama è veramente notevole: spazia sulla sottostante val Corpassa sovrastata dalla Civetta-Busazza, sul frastagliato gruppo delle Moiazze, sul passo Duran (in fondo al quale si riconosce la forcella Scodavacca), sul gruppo del San Sebastiano-Tamer, su tutte le dolomiti bellunesi con i Monti del Sole, la vallata agordina, sul grandioso gruppo della Croda Granda-Agnèr, sulle crode che fanno capo a cima Pape, sulle Pale di San Martino.      La discesa avverrà per la stessa via di salita fino alla malga del Camp, facendo attenzione ai tratti scivolosi. Dalla malga si punta ora alla evidente forcella Sejere (m. 2000 c.a), posta fra Col Alt e cresta del Corno. Se non siamo troppo tardi, in mezz’ora si sale alla croce del Col Alt (m. 2181), quindi si ritorna a forc. Sejere. Da questa si scende per ripidi prativi fino alla base del Corno, quindi piegando a sinistra per fitto bosco si raggiunge malga Framont.

 Gruppo B: da forc. del Camp si torna sui propri passi lungo l’Alta Via n. 1 e si prosegue verso est passando sotto le pareti della Pala delle Masenade. Il percorso è costituito da saliscendi e supera alcuni canali cosparsi da rocce di recente rotolamento. Passati sotto il Col dei Pass, dove inizia la famosa ferrata Costantini, si giunge al rifugio Bruto Carestiato, posto su un panoramico dosso (m. 1834). Dopo la sosta, si riprende a ritroso lo stesso segnavia CAI n. 554 fino ad un bivio che riporta alla malga Framont.

 Partenza: ore 6.45 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri

Attenzione! Domenica 27 ottobre si passa all’ora solare!

Sabato sera metteremo la sveglia un’ora indietro!  Dormiremo 1 ora in più, ma di sera verrà buio 1 ora prima.

 

Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento, berretto,viveri, zaino.

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Gruppo A Gruppo B

Difficoltà:


Dislivello:        

Tempo complessivo:

EE

m. 1000

6 h circa

E

m. 450

 4 h circa