domenica 27 settembre 2020
Monte Zermula (mt. 2143)
Sella di Val Dolce (mt. 1781)
(Alpi Carniche)
Il Monte Zermula è una montagna delle Alpi Carniche
la cui dorsale allungata domina Paularo. L’intero gruppo montuoso ospita
numerose testimonianze della Prima Guerra Mondiale, qui infatti c’era la
prima linea italiana in questo settore che fronteggiava le postazioni
austriache poste sulla linea di confine. Numerosi e ben visibili sono i
segni che il conflitto ha lasciato sul territorio ( trincee, gallerie,
mulattiere militari).
La partecipazione
a questa gita è soggetta alle seguenti condizioni in materia di contagio da
COVID 19
- portare con sé tutto
quello previsto dal DPCM ultimo in vigore, (mascherina, gel per le mani,
autocertificazione ecc.) pena l'esclusione dalla gita;
- per partecipare è necessario prenotarsi:
mandare una richiesta di iscrizione alla gita all’indirizzo (gmfv@libero.it)
o tramite WhatsApp al n° 333 9147412, o telefonando ai capigita entro
venerdì 25/09 e attendere la conferma in quanto la gita dovrà essere
effettuata con un numero di partecipanti contingentato (non ci si potrà
quindi aggregare alla gita la domenica mattina).
- eviteremo il consueto
scambio e condivisione di cibo e bevande durante e/o a fine escursione.
- non faremo la
“sosta-caffè” all'andata, ma la sosta sarà lasciata alla gestione
individuale e ci si ritroverà tutti al punto di partenza dell’escursione.
- si potranno
compattare le auto secondo le indicazioni dell’ultimo DPCM.
Confidiamo che queste
limitazioni, accettate con spirito di collaborazione, riducano i rischi
connessi alle attività di gruppo.
Avvicinamento:
in auto: Da Pontebba si seguono le indicazioni per
Studena Bassa, risaliamo lungamente la val Pontebbana fino al passo di Cason
di Lanza (m 1552), dove lasciamo le auto. Al valico si può giungere anche da
Paularo su strada un poco più tortuosa.
Percorso:
Gruppo 1 (Monte Zermula + Zuc della Guardia vie ferrate): dal parcheggio attraversiamo la strada verso sud seguendo una sterrata
verso una caserma abbandonata. Qui seguiamo le indicazioni seguendo una
deviazione sulla dx con segnavia 442 fin sotto la parete nord dello Zermula.
Risaliamo un vallone detritico fino a raggiungere l’attacco della Ferrata
Amici della Montagna al Monte Zermula. Dopo le necessarie operazioni di
imbrago, risaliamo le attrezzature che, alternando tratti artificiali a
ottimi tratti ricchi di appigli naturali non eccessivamente difficili ne'
impegnativi, ci portano sulla cresta dove terminano le attrezzature.
Seguiamo ora la traccia verso dx su un sentiero a tratti un poco esposto e
aggirando uno spallone vediamo la verde cima dominata dalla possente croce (ore 2,15 dal parcheggio). La discesa avviene lungo la famosa Cresta delle
Trincee. Scendiamo innanzitutto al bivio dove abbiamo tenuto la dx e qui
continuiamo, vicini al filo di cresta, passando per un museo a cielo aperto
incontrando trincee, postazioni e baraccamenti della grande Guerra.
Raggiungiamo la Forca di Lanza e, scendendo verso il passo, dopo pochi
minuti incontriamo un bivio: 1- Proseguendo in discesa seguiamo l’evidente
traccia che scende verso il passo dove abbiamo parcheggiato. 2- Svoltando a dx
saliamo per una traccia con chiare indicazioni per la ferrata Zuc della
Guardia. La salita è da considerarsi moderatamente difficile e allunga il
percorso di rientro di circa un ora.
Gruppo 2 (Monte Zermula via comune): dal parcheggio
imbocchiamo come per il primo gruppo la sterrata verso l’ex caserma, poi
seguiamo il 442a in un bel bosco di conifere. Tralasciamo il bivio per il
Zuc della Guardia e puntiamo verso la Forca di Lanza. Da qui seguiamo il
percorso 442 e poco dopo ci troviamo ad un bivio. Possiamo continuare sulla
via normale verso la cima, oppure seguire una traccia sulla dx che ci porta
sulle trincee dell’itinerario che gli amici del gruppo 1 percorreranno nella
discesa dalla cima fino alla grande croce di vetta (ore 2 dal parcheggio).
Gruppo 3 (sella di Val Dolce): La sella è un ampio
avvallamento erboso che si trova sulla cresta di confine con l’Austria. La
si raggiunge con una piacevole salita lungo il sentiero 458 che passa
accanto ad una cavità denominata “ la grotta di Attila”. Si tratta di una
piccola fenditura nella roccia che un piccolo ruscello si è scavato nel
corso dei secoli, il cui ingresso, alto circa 4 metri, mostra un
caratteristico aspetto simile al buco di una serratura (ore 1,30 dal
parcheggio).
Partenza:
ore 7.00
dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di
Fiume Veneto con mezzi propri
Equipaggiamento: Normale da montagna, zaino,
scarponi, giacca a vento per gruppi 2 e 3.
Da ferrata, Kit omologato
con cordini e dissipatore, casco per il gruppo1
Per emergenza COVID
19 quanto previsto da ultimo DPCM.
Info: Cellulare GMFV
333 9147412
|
|
Gruppo 1 |
Gruppo 2 |
Gruppo 3 |
Difficoltà:
Dislivello:
Tempo complessivo: |
EEA
m. 800
5 h 30 0 |
E
m. 600
4 h 30 m |
E
300
4 h |