Gruppo Montagna Fiume Veneto


ESCURSIONI

 Escursioni

Autunno 2021


Regolamento gite

Scala delle difficoltà

Percorso turistico                      T

Senza particolari difficoltà     F

Difficoltà Escursionistica         E

Diff. Escursionistica Esperti   EE

Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata                             EEA

Escursione in ambiente        innevato                                EAI

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mercoledì 8 dicembre 2021
 Riserva Naturale del Lago di Doberdò (alt max m. 200)

(Carso Isontino)

Nella  Riserva  Naturale si trovano due  depressioni che durante i periodi piovosi si riempiono con acqua  di falda  formando così i laghi carsici  di Doberdò e Pietrarossa che, assieme al lago di Cerknica in Slovenia, sono fra i rari esempi in Europa  di lago carsico. Nei laghi carsici il livello dell'acqua è molto variabile,alternando periodi di allagamento (primavera e autunno) con  periodi di prosciugamento (inverno ed estate). Il livello dell'acqua nel lago  di Doberdò varia  in relazione alle portate dei fiumi Vipacco ed Isonzo, le cui acque  alimentano il lago attraverso il sistema sotterraneo del Carso goriziano.                    Colpisce il  particolare ambiente naturale:  l'ecosistema lacustre contrasta infatti  con   la circostante aridità, propria dell'ambiente carsico. Lungo  le sponde del lago  di Doberdò si trova una  sottile striscia di bosco ripario, formato da  pioppo  nero  e da  altre specie  di alto  fusto  che  rappresentano un  rifugio ottimale per  i picchi, come  il raro  picchio rosso minore. Tanti, poi,  sono  i mammiferi che  vivono qui: dalle  specie  molto comuni, come  il capriolo, ad altre rare  e difficilmente osservabili, come lo sciacallo dorato.

Durante la Prima Guerra Mondiale, proprio in questo settore furono combattute le sanguinose battaglie dell'Isonzo, ricordate anche nell'opera poetica di Giuseppe Ungaretti, che qui fu combattente volontario in prima linea.

Riproponiarno questa facile escursione dopo 26 anni, anche per ricordare il nostro socio fondatore Renzo Degano, che fece conoscere questi luoghi al GMFV.

 La partecipazione a questa gita è soggetta alle seguenti condizioni in materia di contagio da COVID 19

- portare con sé tutto quello previsto dal DPCM ultimo in vigore, (mascherina, gel per le mani, autocertificazione ecc.) pena l'esclusione dalla gita;

- per partecipare è necessario prenotarsi: mandare una richiesta di iscrizione alla gita all’indirizzo (gmfv@libero.it) o tramite WhatsApp al n° 333 9147412, o telefonando ai capigita entro venerdì 25/09 e attendere la conferma in quanto la gita dovrà essere effettuata con un numero di partecipanti contingentato (non ci si potrà quindi aggregare alla gita la domenica mattina).

- eviteremo il consueto scambio e condivisione di cibo e bevande durante e/o a fine escursione.

- non faremo la “sosta-caffè” all'andata, ma la sosta sarà lasciata alla gestione individuale e ci si ritroverà tutti al punto di partenza dell’escursione.

- si potranno compattare le auto secondo le indicazioni dell’ultimo DPCM.

Confidiamo che queste limitazioni, accettate con spirito di collaborazione, riducano i rischi connessi alle attività di gruppo.

Gruppo   A:   dal   parcheggio  dell'agriturismo Drejce a  lamiano  (Jamlje) si segue per pochi metri la SR55, quindi si segue a destra il segnavia CAI 72 per vecchia strada militare. Si sale fino alla  cima  del  Gorjupa  Kupa,  dove  troviamo postazioni e cippi del primo conflitto mondiale. Scendiamo verso ovest e tra la vegetazione di lecci e scotani transitiamo sotto il monte Debeli. Ad un incrocio seguiamo sempre il segnavia 72 scendendo verso il lago di Doberdò.  Attraversiamo le due strade locali che collegano Doberdò a lamiano,  quindi saliamo con breve strappo il Castellazzo, sulle cui pendici c'è la "Casa  Cadorna",  osservatorio  per  gli  ufficiali dell'esercito  italiano.  Dopo  una  breve  sosta, saliamo  sul   punto  più  alto   del  Castellazzo (Gradina).  Prima  di  scendere,  un  bel  punto panoramico  permette di apprezzare    la dimensione del lago (in questo periodo ridotto per scarsità di acque).                                                   Scendiamo rapidamente sulla strada regionale 55, che seguiamo a sinistra per 200 metri, fino a raggiungere l'abitato di Bonetti. Lo attraversiamo tutto, uscendo  dalle  case  e seguendo una  comoda carrareccia che porta verso il confine Sloveno, qui   vicinissimo.  Lungo  il  percorso  (CAI  75) troviamo diverse grotte ed aperture nella roccia, alcune  di interesse speleologico, altre resti di ricoveri militari. Ad un evidente incrocio con cartelli, tralasciamo il ramo di sinistra (porta in Slovenia) e giriamo a destra: poco dopo troviamo l'abisso Bonetti, enorme, profonda e pericolosa crepa nella roccia carsica, delizia degli speleologi. Proseguiamo ora in leggera discesa sempre per segnavia 75, fino a raggiungere lamiano, nei pressi dell'agriturismo, dove pranzeremo.  

GRUPPO B: anche se l'escursione non presenta particolari difficoltà né grandi fatiche, è possibile percorrere un itinerario più breve, accessibile nel caso ci fossero partecipanti meno preparati ed allenati. In questo secondo itinerario si farà il giro del lago, dopo aver accompagnato i partecipanti del gruppo A per il primo tratto di percorso.

 Partenza: ore 7.30  dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri

 

Equipaggiamento: scarponi,  giacca  a  vento, berretto, zaino (pila facoltativa)

Per emergenza COVID 19 quanto previsto da ultimo DPCM.

N.B. L'utilizzo dell'equipaggiamento indicato è condizione inderogabile per la  partecipazione alla gita.

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Gruppo A Gruppo B

Difficoltà:


Dislivello:        

Tempo:

E

m. 450

3 h 30 min 

F

m. 200

2 h