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domenica 28 giugno 2015

Monte Peralba

(Alpi Carniche - m. 2694)

Questa montagna (Hochweisstein in tedesco) è la seconda vetta delle Alpi Carniche dopo il gruppo Coglians-Chianevate. Si trova interamente in Veneto, nell'alta Val Sesis, tra i comuni di Santo Stefano di Cadore e Sappada, nei pressi del passo dell'Oregone, che segna il confine tra la provincia di Belluno, la provincia di Udine e la Carinzia (Austria). Alle sue pendici ci sono le sorgenti del Piave. È formato da roccia calcarea dal caratteristico colore bianco, da qui appunto il suo nome che tradotto dal dialetto locale significa "pietra bianca".

Il Monte Peralba, durante la Grande Guerra costituì per gli austro-ungarici un ottimo osservatorio avanzato in quanto dalla sua cima si potevano dominare le tre valli che si attestano al monte cioè Fleons, Piave e Visdende. La linea Austriaca si articolava dal passo dell’Oregone al giogo Veranis, fino al Monte Fleons, con potenti elementi difensivi avanzanti sulla destra del Rio Oregone, sul Peralba, a quota 2490 del Pic Chiadenis e sul passo Sesis. La linea italiana si sviluppava invece dal Monte Rinaldo, Col di Caneva, quota 2459 del Chiadenis, Passo dei Cacciatori fino al Monte Avanza.

Gruppo A: Crestone Ovest del Peralba  Salita che segue il grandioso e uniforme crestone ovest (a tratti monotono, ma mai banale) che scende dalla cima verso la Val Visdende e offre intensi e amplissimi panorami. Dalle Sorgenti del Piave (m. 1830) si segue un sentierino segnalato che attraverso un boschetto conduce verso lo spallone ovest. Una ripida traccia prosegue per roccette erbose fino all’inizio dell’ampio dorso detritico del monte. Si rimontano lungamente le rocce del crestone, che per un tratto diviene assai stretto (in alcuni punti è richiesto l’uso delle mani: 1° grado); si passa accanto ad una minuscola sorgente, che si lascia sulla destra, e si raggiunge il cupolone detritico sommitale e quindi la madonnina sulla frequentata vetta. La discesa avverrà per il versante nord-est, lungo la via comunemente usata per la salita. Nei pressi del passo dell’Oregone (confine di stato) ci congiungeremo con gli amici del gruppo B e torneremo alle sorgenti del Piave passando per il passo Sesis e il rif. Calvi. Si richiede buon allenamento, sicurezza di piede e assoluta assenza di vertigini.

 Gruppo B:  al rif. Calvi e passo Oregone  Dal parcheggio presso il Rifugio Sorgenti del Piave, imbocchiamo il sentiero segnalato da una tabella che conduce al Rifugio Calvi.   Prima all’interno del bosco, quindi su terreno aperto, percorriamo il versante sud-ovest del Monte Peralba fino a intercettare la stradina sterrata (m 1931, 25’) col n.132 che sale al rifugio partendo cento metri più in basso dal grande parcheggio situato lungo la strada asfaltata. Qualche centinaio di metri più avanti troviamo a destra il “sentiero delle Marmotte”, ripida scorciatoia all’interno di un valloncello sul-lo sfondo dell’aguzzo Pic Chiadenis (variante facoltativa); proseguiamo sulla stradina di servizio del rifugio che, dopo aver costeggiato le pareti meridionali del Peralba, giunge comodamente alla terrazza panoramica del Calvi (m 2164, 1h 15’). Su di noi incombono il Monte Chiadenis e il Peralba mentre verso ovest il panorama si apre su parte della Val Visdende e sul Monte Lastroni, proprio davanti a noi. Dopo una sosta presso il rifugio, riprendiamo a salire col n. 132 alla volta del Passo Sesis. Dopo qualche tornante, lasciata a sinistra la deviazione per la Ferrata Sartor, giungiamo al passo Sesis: qui la vista si apre verso est sull’enorme Val di Fleons cui fanno da corona le cime dei Monti Fleons, Creta Verde e Avanza in un magnifico susseguirsi. Continuando verso nord sul n.132, percorriamo un bellissimo tratto in costa (regno delle marmotte) che con leggeri saliscendi conduce al Passo Oregone (m. 2280), dove un cippo segna il confine fra l’Italia e l’Austria. Da questo punto il rientro avviene seguendo a ritroso il percorso della salita.

Variante: il monte è stato salito dal GMFV nell’estate del 1990 e quest’anno lo saliamo nuovamente per ricordare il 25°della fondazione della nostra Associazione.     Coloro che volessero arrivare in vetta ma non si sentono preparati per il crestone ovest, possono salire per la via normale nord-est, che presenta difficoltà minori, dopo essere giunti al passo Sesis con il gruppo B.

 

Info:  Cellulare GMFV   

333 9147412

Partenza: ore 6.45

dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri

 gruppo A
gruppo B
Difficoltà EE
Percorso su roccette con passaggi di 1° gr. e tratti esposti

Percorso senza particolari difficoltà

Dislivello in salita 860 m. 500 m.
Tempo totale ore 5 min 30 ore 4 min 30
Equipaggiamento da media montagna da media montagna

 

 

 

 

 


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