Gruppo Montagna Fiume Veneto


 

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estate 2015


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domenica 30 agosto 2015

Castelloni di San Marco

(Altopiano di Asiago)

 GITA IN PULLMAN

 

I castelloni di San Marco devono la loro magia all’incessante lavoro dell’acqua, in milioni di anni, sul tenero calcare grigio. E’ un immenso castello naturale che domina il solco della Valsugana, tutto merli, torri, atri, buchi scavati dall’acqua. Sotto la cupola carsica si sviluppano decine di chilometri di grotte, appartenenti all’abisso della Fossetta, il cui sbocco è nel fondo della Valsugana alla grotta della Bigonda, ancora in fase di esplorazione da parte degli speleologi. Durante la Prima Guerra Mondiale i cunicoli e le grotte dei Castelloni vennero riadattati a trincee, di cui si possono vedere numerose tracce.  

Avvicinamento: Raggiungiamo in pullman Gallio sull’altopiano di Asiago, proseguiamo verso Enego e, circa cinque km prima del paese, raggiungiamo il bivio Dori. Qui svoltiamo a sx seguendo la strada fino ad un incrocio dove giriamo a dx e raggiungiamo la piana dove sorge il rifugio Barricata dove parcheggiamo (1351m).

Itinerario comune  Seguiamo sulla sx una breve strada sterrata fino alla Fontana di Busa Scura, dove imbocchiamo il sent 869 (sentiero dei cippi). Saliamo verso nord rincontrando la strada sterrata che seguiremo sulla dx. Ad un successivo bivio ci sposteremo sul 869b che sale in linea retta verso nord, seguendo l’attuale confine tra le province di Trento e Vicenza.  Salendo nel bosco incontreremo i cippi posti a confine tra l’impero Austro-Ungarico e la repubblica di Venezia dopo il trattato del 1752.  Incontreremo i cippi 4, 3, 2, fino ad arrivare al cippo 1, denominato Anepoz (1640m) a picco sulla Valsugana. Ritorneremo indietro per circa duecento metri per deviare sulla dx sul sent 842 che in breve ci porta all’inizio del labirinto che percorreremo in senso antiorario. Il percorso si percorre seguendo le tabelle numerate in circa 1 ora. L’ambiente è quanto mai suggestivo; gole, anfratti, sassi incastrati, pinnacoli costituiscono una particolarità geologica unica in tutto l’altopiano. Nel suo interno sono evidenti le numerose opere di guerra, gallerie, postazioni e trincee costruite dall’esercito italiano. Il percorso del labirinto è classificato EE, anche se in realtà bisogna prestare attenzione soltanto in un paio di punti.  Uno stretto passaggio in cui ci si può aiutare con una fune metallica, ed un saltino di roccia attrezzato con una staffa. Al termine del labirinto inizia la discesa fino ad incrociare il bivio con l’ 842 che porta verso cima Caldiera. Continueremo verso sx sul sentiero 845, nuovamente in discesa, fino ad incontrare un secondo bivio, dove seguiremo il sent di sx che ci condurrà al bivio di partenza. Continuiamo per circa 500 metri sul  sent 842 e poi seguiremo sulla dx l’ 869 che, prima su sentiero nel bosco e poi su rotabile, ci riporterà al pullman nei pressi del rifugio Barricata.

 Equipaggiamento: normale da montagna, zaino, scarponi, berretto, giacca vento

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Partenza in pullman: ore 6.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto

itinerario unico
Difficoltà EE
Dislivello in salita 600 m.
Tempo totale ore 5