Gruppo Montagna Fiume
Veneto
Escursioni
estate 2015
Percorso turistico T
Difficoltà
Escursionistica
E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica
Esperti Attrezzata
EEA
(Alpi Carniche)
“Ricca di fresche acque, ammantata di abetine e di pascoli ubertosi,
dolce nel suo rilievo, circondata da monti di aspetto vario, che offrono
grande interesse e panorami incantevoli”. Così il geologo Michele Gortani
ebbe a definire ai primi del secolo scorso la zona del passo del Cason di
Lanza. La nostra escursione parte nei pressi del passo e ci porta a
raggiungere la vetta del monte Salinchiet, una elevazione rocciosa tra la
Forca di Pizzul e Forca Pradulina. Il monte si presenta assai dirupato su
tutti i versanti ad eccezione di quello sud-orientale dal quale noi saliremo
fino alla cima sud l’unica facilmente raggiungibile.
Avvicinamento: Da Pontebba si seguono le indicazioni per Studena Bassa. Dalla piccola frazione la strada risale la val Pontebbana in direzione Cason di Lanza e un chilometro prima del valico stesso parcheggiamo le auto (m 1470).
Percorso comune:
si prende il sentiero segnavia n.
437, che scende su una breve ma ripida gradinata, supera il Ru Costeàna e
giunge ad un secondo ponticello sul Ru dei Loschi. Si procede a saliscendi
in un bosco di larici fino a raggiungere il costone esposto sulla forra del
Ru de Formìn. Si supera quindi
il torrente e si prosegue in salita fino allo sbocco della Val de Formìn, ad
un incrocio di sentieri denominato Cason de Formìn (m. 1875), dove i due
gruppi si dividono.
Gruppo 1 (Casera Pizzul): Percorriamo un primo tratto a pendenza moderata seguendo il sentiero CAI 441 arrivando ad un greto, oltre il quale ci si innalza con alcune svolte fino a raggiungere un costone panoramico affacciato sulla Val Pontebbana. Ha inizio ora un traverso lungo le pendici orientali del monte Pizzul, sino ad un bel pendio erboso prima di un ripiano sottostante la Forca Pizzul. Lasciata a sinistra la traccia che scende al ricovero Pezzeit, si sale con un paio di svolte raggiungendo la forcella immersa tra gli ontani. Tralasciamo i sentieri di destra e sinistra scendendo sul versante opposto raggiungendo in breve la casera Pizzul adibita ad agriturismo nel periodo estivo.( m 1532; ore 1.30 ).
Gruppo 2 (Monte Salinchiet): Dalla partenza del
primo gruppo scendiamo verso Pontebba per circa 200 metri fino ad incontrare
il sentiero CAI 435 che con alcuni saliscendi ci porta a raggiungere il
rifugio forestale Pezzeit. Proseguiamo in salita raggiungendo uno spazio un
poco più aperto, dal quale iniziamo a scorgere il profilo della nostra meta.
Rientriamo ora in una fitta abetaia perdendo nuovamente quota fino ad
arrivare in un ambiente completamente diverso. Il sentiero traversa ora le
pendici ghiaiose coperte di mughi del monte Salinchiet, sino a risalirlo
lungo un pendio detritico che va progressivamente facendosi più inclinato.
Si arriva così ad un tratto un poco esposto che è stato attrezzato con un
cavo metallico passamano, per entrare in una macchia di faggi che precede
l’insellatura che divide la nostra cima, dalla piccola elevazione del Cuel
Mat. Tralasciamo il sentiero che scende nel versante opposto che
utilizzeremo nel ritorno e svoltiamo sulla destra iniziando a risalire la
cresta orientale del monte. Percorriamo alternativamente i due lati del
crinale su un tratto suggestivo, dove la magnifica visuale si unisce
all’interesse storico dato dai numerosi resti bellici. Diverse gallerie , in
parte crollate, si aprono nel pendio, mentre più in basso si notano i resti
di una grande costruzione che purtroppo sta cedendo sotto i colpi del tempo.
Con un ripido strappo ci si porta nei pressi di una antecima e, facendo
attenzione al dirupo alla nostra sinistra, guadagniamo la minuscola vetta
del monte Salinchiet (m 1857 ore2,30). Per il ritorno ritorniamo sui nostri
passi fino ad un indicazione gialla sulle rocce poco sotto la vetta. Si
tratta dell’Alta Via Val d’Incarojo, che ci accompagnerà nella discesa verso
Forcella Pradulina sul lungo pendio erboso, trovando il percorso migliore
tra le macchie di mughi. Dalla forcella ci si cala piacevolmente per prati
alla vicina casera Pradulina (m1436). Nei pressi della casera facciamo
attenzione ad un paletto di legno che sorregge un vecchio cartello , che ci
indica la direzione per risalire alla sella presso il Cuel Mat( m1639),
dalla quale chiuderemo utilizzando il percorso dell’andata.
Equipaggiamento: normale da montagna, zaino, scarponi, berretto, giacca vento. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 Partenza: ore 7.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri |
Gruppo 1 | Gruppo 2 | |
Difficoltà | E | EE | |
Dislivello | 250+180 m. | 700 m. | |
Tempo totale | ore 3 | ore 5 |