Gruppo Montagna Fiume Veneto


 

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domenica 25 settembre 2016

Monte Re (m.1912)
Bivacco Carnizza di Riofreddo (m.1457)

(Alpi Giulie)

Il Monte Re (Kraljevskaspica in sloveno, Königsberg in tedesco) è un’elevazione isolata che sorge tra la valle di Riofreddo e la val Rio del Lago all'altezza dell'abitato di Cave del Predil.

Il suo nome è legato all'antica attività estrattiva di piombo e di zinco che si è svolta sulle sue pendici fin dall'epoca romana.

1° GRUPPO  Monte Re Punto di partenza dell'escursione è il villaggio minerario di Cave del Predil, che raggiungiamo da Tarvisio. Da piazza della Chiesa imbocchiamo via della Chiesa, superando il ponte sul Rio del Lago. Oltrepassate le ultime case proseguiamo su una sconnessa pista sterrata fin dove essa termina presso un vecchio edificio minerario (m.1023, parcheggio lungo la pista, se non ancora interrotta per lavori). Dietro l’ultima costruzione ha inizio la mulattiera che attraversa un canale dirigendosi poi verso le pendici orientali del monte. In corrispondenza della prima curva è bene fare attenzione ai segnavia sulla sinistra ed imboccare il sentiero che inizia a risalire con pendenza decisa e costante. Guidati dai bolli rossi guadagniamo  velocemente quota procedendo a strette volte all’interno di un bosco. A quota m.1350 circa il sentiero va a sfiorare un canalone dirupato proseguendo la salita lungo la direttiva di una vecchia conduttura metallica affiancata da tubi di gomma. Arrivati alla sommità della dorsale il ripido sentiero concede finalmente alcuni brevi tratti in piano che portano presto ad una piccola insellatura boscosa dove ci riaccostiamo alla recinzione. Proseguendo su un ripido sentierino  raggiungiamo il Piccolo Monte Re (m.1494), una sorta di spallone prativo dove è stata eretta una peculiare croce ricavata da materiali di uso minerario e dedicata ai minatori di Cave del Predil. Dalla croce scendiamo per qualche metro ad attraversare una larga insellatura coperta da alte erbe, oltre la quale di rientra nella faggeta. Il sentiero risale nel bosco inizialmente con andamento comodo poi, oltrepassato una specie di colatoio erboso punteggiato dall’aconito, riprende con decisione lungo la linea di massima pendenza. Passiamo nei pressi di una nicchia naturale scavata nella roccia, proseguendo poi su terreno malagevole in un bosco di abeti e larici. Arrivati alla fascia dei mughi occorre superare un paio di brevi passaggi su terreno roccioso che immettono sulla parte sommitale del monte. Con percorso  tortuoso,  superando  un  facile  salto di roccia, raggiungiamo l’anticima Sud dalla quale la vetta appare ormai vicina. Continuando a destreggiarsi tra la vegetazione si oltrepassiamo un’insellatura affacciata sull’orlo di un dirupato canalone, poi risaliamo ancora per pochi metri guadagnando la solitaria vetta (m.1912). Sulla cima è posta un’insolita struttura metallica eretta dal Gruppo Alpini di Cave del Predil. Il panorama è vastissimo e spazia dalla Cima del Cacciatore al Jof Fuart, dal Mangart alle Ponze. Per il ritorno l’unica via possibile è quella di andata. 

2° GRUPPO  Bivacco Carnizza di Riofreddo Da Tarvisio, seguendo la strada per Cave del Predil con gli amici del gruppo 1, ci fermiamo in località Riofreddo, dove, accanto alla chiesetta, parcheggiamo le auto in un largo spiazzo (m.817). Ci addentriamo a piedi per lunga e comoda strada forestale indicata con segnavia CAI 615-615 risalendo tutta la val Riofreddo, rimanendo sulla sinistra orografica dell’omonimo torrente. Ci immergiamo da subito in uno scenario solitario e selvaggio, in cui l’unica voce udibile è quella prodotta dalle acque del Riofreddo, scroscianti, limpidissime e perfettamente ammirabili dalla strada su cui stiamo camminando.  Dopo circa 4 km, a quota m.1012,  incrociamo il sentiero con segnavia 615, che conduce alla sella delle Cave. Proseguiamo ancora in direzione Sud-Ovest per la strada che ora sale a tornanti e a quota m.1300 circa incrociamo il sentiero  618 che sale a forcella Carnizza, rifugio Pellarini, bivacco Carnizza. Prendiamo a sinistra la traccia che con buona pendenza ci porta ad incrociare il sentiero che conduce a Sella Prasnig. Prendiamo a sinistra e poco più avanti troviamo sulla nostra destra il sentiero che porta al rifugio Pellarini, che noi tralasciamo proseguendo dritti. Ancora un piccolo sforzo e arriviamo in vista del bivacco Carnizza, nostra meta di oggi. Lo scenario che ci aspetta è formato dalle cime del Monte Re, del Cacciatore di Riofreddo e delle Rondini. Si rientra per la stessa via di andata.

Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento,  berretto, viveri, zaino, carta ’identità.               

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Partenza: ore 7.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto  con mezzi propri.

 gruppo A gruppo B
Difficoltà EE E
Dislivello in salita m. 890 (m. 1000 con strada interrotta) 600 m.
Tempo totale ore 6 ore 6

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