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domenica 9 settembre  2018

Monte Cauriòl (m. 2494)

(Lagorai - Dolomiti di Fieme)

Il massiccio è famoso per le vicende belliche che l'hanno visto protagonista durante il primo conflitto mondiale (1915-1918) tra l'esercito italiano e quello austro-ungarico. La montagna era in mano alle truppe austro-ungariche e il comando italiano voleva a tutti i costi conquistare tale cima. All'inizio le truppe italiane tentarono di conquistare il monte scalandolo, ma furono massacrati tutti. Solamente il 27 agosto 1916, due plotoni di Alpini, anche grazie alla forte copertura da parte dell'artiglieria, riuscirono a conquistare la vetta, catturando 17 nemici e una grande quantità di armi e materiale bellico. Dopo la conquista italiana, gli austro-ungarici rinunciarono a riconquistare la vetta, e gli italiani riuscirono quindi a conquistare anche la forcella Sadole, ma non si spinsero oltre lungo la val di Fiemme. Nell'ottobre 1917 quando vi fu la rotta di Caporetto, gli italiani abbandonarono la cima duramente conquistata, che aveva comportato circa 10.000 caduti italiani, sia in combattimento, ma soprattutto dovuti alla morte bianca (freddo, congelamenti, slavine).  Nel piccolo altipiano di passo Sadole sono visibili alcuni resti degli stanziamenti dei reparti italiani e austro-ungarici. In seguito ai pesanti bombardamenti la cima della montagna si abbassò di ben 6 metri rispetto all'altezza originaria.

Avvicinamento: Dal passo San Pellegrino si scende verso Predazzo: passato questo, si entra nel paese di Ziano di Fiemme. Passato il centro di Ziano seguiamo la segnaletica in direzione Val di Sadole / Rif. Cauriol: dopo una prima serie di tornanti su strada asfaltata, una forestale sterrata ci porta fino alla baita Cauriol  e alla malga Sadole (m.1587). Poco prima della baita (sbarra) troviamo il parcheggio.

Percorso comune dal rifugio si imbocca la strada militare (segnavia n. 320) che diventa ben presto mulattiera e poi sentiero. Si passa per il Pian della Maddalene, si supera un’indicazione per il monte Cardinal, che torreggia maestoso sulla sinistra e dopo 40 minuti circa di marcia si raggiunge Baita Sadole, (m. 1771). Si seguono i segnavia CAI; più avanti si incontra l’incrocio tra “via italiana” e “via austriaca”: si prende la “via italiana” e in circa 45 minuti si giunge a passo Sadole (2.066 m). La zona del passo è ricca di resti di trincee, ruderi di postazioni e baraccamenti militari (ore 1.30 circa).

Gruppo A.   da forcella Sadole si prende il sentiero in costa per il Cauriol, si aggira a sud tutta la mole del Piccolo Cauriol e dopo un'impegnativa salita si guadagna la Selletta Carteri (2343 metri), forcella tra le due cime. L’ultimo tratto di salita si snoda tra rocce e facili passaggi di primo grado: la fatica è premiata da un superbo panorama sulle Dolomiti di Fassa e Cima d’Asta (ore 1.30 da passo Sadole).    Per il ritorno si scende alla Selletta Carteri e si imbocca la “via austriaca”: il percorso passa in mezzo a pietre e massi, all’interno di un vasto canalone sassoso che la gente del posto chiama “Maseròn”. Le segnalazioni frequenti (“omini” in pietra) aiutano a compiere una discesa graduale, mentre al termine del canalone si ha modo di apprezzare quel che resta degli antichi camminamenti militari, ben conservati ma in parte coperti dalla caduta di alcune frane. Una scorciatoia permette di tornare a malga Sadole.

Gruppo B.  dal passo Sadole si percorre in parte la “via austriaca” fino al “pozzo degli austriaci” e alla base del “Maseròn”, quindi si ridiscende percorrendo la stessa via di salita fino a malga Sadole / rifugio Cauriòl o, a discrezione dei capigita, si potrà scendere per la ripida e stretta scorciatoia.

Partenza: ore 6.45 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.

Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento, berretto,  viveri, zaino.

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

Gruppo A Gruppo B

Difficoltà:


Dislivello:        

Tempo complessivo:

Note:

EE

m. 900

5 ore

E

m. 500

4 ore

Meteo Ziano di Fiemme