Gruppo Montagna Fiume
Veneto
ESCURSIONI
Escursioni
estate 2019
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Escursione in ambiente innevato EAI
Quella del Vajont è un’ampia valle alle cui estremità fanno capo due lunghi e profondi canyon scavati nella roccia dal continuo scorrere delle acque. Il primo quello a valle sfocia nel Piave all’altezza di Longarone da una forra profonda centinaia di metri, talmente stretta da aver invogliato alla costruzione di una diga con le conseguenze che tutti conosciamo. Il secondo più vicino alla sua sorgente è un continuo susseguirsi di pozze, anse e tratti rocciosi sovrastati in alcuni punti da pareti verticali. Sul fondo della forra un ardito sentiero segue il corso del torrente con repentini cambiamenti di sponda, con guadi che molto spesso mettono a dura prova la tenuta dei nostri scarponi.
Avvicinamento: Risaliamo la Val Cellina fino al passo di S.Osvaldo e proseguiamo fino ad Erto verso la diga del Vajont. Poco dopo il bivio per Casso, imbocchiamo sulla sx la strada per Pineda costruita sulla frana del monte Toc. Poco prima del borgo scendono quelli del I° gruppo che partiranno sul sent. 905 .Oltrepassato il borgo si prosegue per circa 1 Km e, subito dopo la galleria parcheggiano le auto quelli del II° gruppo.
Gruppo I. Poco prima di Pineda prendiamo sulla dx il sent. 905 che dopo un primo tratto ripido si immette su una comoda forestale. Questa attraversa un bosco di faggi e due brevi tratti franosi, prima di scendere fino a toccare il torrente Mesaz, che superiamo su un ponticello, prima di risalire fino all’anfiteatro dove sorge casera Ditta. Poco dopo la casera prendiamo, ad un bivio, sulla sx il sentiero 904 che sale verso Est con una serie di svolte, fino ai ruderi di casera Fratton. Continuiamo verso Est portandoci alla testata della conca erbosa. Risaliamo ora il pendio che ci conduce a forcella Col de Pin (m1437). Scendiamo ora sul versante opposto, nell’alta valle denominata Fos del Vajont, su tracce di sentiero. Percorriamo sempre in discesa un lungo costone erboso sulla sx orografica del torrente Vajont e, poco prima di raggiungere la confluenza col fragoroso Gè di Frugna, traversiamo per raggiungere i ruderi di casera Carniar. Seguendo ora i picchetti segnavia (sent. 901), si scende nell’alveo detritico per raggiungere un sentierino a pochi metri di altezza dal letto del torrente. Lo si percorre lungamente affiancando vari ruderi di manufatti oramai inghiottiti dalla vegetazione. Un primo guado sulla sx permette di portarsi sulla sponda opposta, raggiungendo una sorgente con un crocifisso. Poi raggiungiamo una zona franosa, proseguendo alti su alcuni punti molto esposti sul torrente, per poi riabbassarsi sul greto del torrente in corrispondenza di una strettoia. Si percorre in discesa il corso del torrente per un centinaio di metri in cerca di un guado che ci consenta di salire sulla sponda opposta. Dopo aver percorso un tratto di torrente ricompare il sentiero, con il quale ci si allontana gradatamente dal fondo del canyon, sino a raggiungere un liscio lastrone, che supereremo con l’aiuto di una cavetto metallico. Un ultimo tratto di camminamento scavato sull’alta parete del canyon precede l’arrivo alla cappelletta di S. Antonio, dalla quale, in breve, raggiungiamo la strada.
Partenza: ore 7.30 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.
Equipaggiamento: Normale da montagna, zaino, scarponi, giacca a vento, guanti, berretto. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 |
Gruppo I | Gruppo II | |
Difficoltà: Dislivello: Tempo complessivo: |
EE m. 800 6h 30m |
E m. 380 3h 40m |