Gruppo Montagna Fiume Veneto


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estate 2019


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Percorso turistico                      T

Senza particolari difficoltà     F

Difficoltà Escursionistica         E

Diff. Escursionistica Esperti   EE

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domenica 16 giugno  2019

Monte Paularo (quota max m. 2043)

(Alpi Carniche)

Il monte Paularo si eleva tra la valle del But, la val Pontaiba e la vallata del Rio Cercevesa. E' una meta assai frequentata grazie anche alle diverse possibilità di accesso che si offrono all'escursionista. Noi saliremo da Zenodis (Treppo Carnico) sul sentiero 405 per scendere a Casera Pramosio e, lungo i sentieri 404 e 402, arrivare a Timau (Paluzza).

AVVICINAMENTO: Da Tolmezzo risaliamo il Canale di San Pietro verso nord in direzione di Paluzza da dove poi si seguono le indicazioni per Treppo Carnico. Entrati nella valle del Pontaiba si attraversa il ponte, e senza proseguire oltre si piega a sinistra seguendo le indicazioni per Zenodis. All'ingresso in paese, al bivio con il segnavia CAI, imbocchiamo a destra una strada cieca dove è possibile parcheggiare (m 690). Lasciato il primo gruppo l'altro ritorna con le auto verso Paularo e si dirige verso Timau e parcheggia presso la chiesa (m.820).

 Gruppo I. Dal parcheggio a Zenodis prendiamo il segnavia CAI 405 che da qui ha inizio, risale la stradicciola per poi attraversare il torrente e riguadagnare la via principale. La si segue per pochi metri imboccando poi a destra la prosecuzione del segnavia che ora rimonta sul fianco della valletta in forma di larga mulattiera lastricata. Tralasciando tutte le diramazioni che portano ai vari stavoli, ci si alza di quota sfiorando un crocifisso. Il sentiero prosegue a salire con pendenza costante raggiungendo anche gli ultimi insediamenti recintati. Si sfiora l'ingresso di una serie di costruzioni risistemate (m 990), raggiunte anche da una pista sterrata, oltre le quali si prosegue all'interno di un fitto bosco dove ora prevale l' abete rosso. Imboccata la pista a sinistra, si supera uno stavolo risistemato e si prosegue per pochi metri fino ad un crocifisso ricavato da un tronco dove si piega a destra, ancora su pista. All'ulteriore vicino bivio con ancona ci si tiene a destra, iniziando una serie di svolte, ampie e regolari, che ci portano ad attraversare lungamente e con scarsa pendenza un bosco di faggio e abete rosso. Con una lunga diagonale dalla modesta pendenza, lentamente ci si innesta nel solco di una valletta delimitata a destra da un costone che scende dalla vetta principale. Qui ha inizio una serie di strette svolte che, in ambiente sempre più aperto e panoramico, ci consente di guadagnare quota in maniera piacevole nonostante il dislivello accumulato. Intorno ai 1900 metri il sentiero sfiora un piccolo stagno, oltrepassa una costa e raggiunge infine la conca sottostante alla vetta principale. Passando poco a monte del laghetto, si giunge ad un crocevia di direzioni: qui convergono infatti i sentieri provenienti da Pramosio e da Valdajer. Tenendosi a sinistra in breve si guadagna la vetta del monte Paularo (m 2043), contrassegnata da una piccola croce in legno e solcata da trincee. Riscendiamo all'ultimo bivio e pieghiamo a sinistra per il sentiero CAI 404. Proseguiamo il sentiero e passiamo il traverso che taglia le ripide pendici nordorientali del Monte Paularo. Arriviamo a una piccola insellatura poco evidente lungo il crinale che unisce le Crete di Mezzodì e il Monte Paularo (Forcella Fontanafredda m 1876). Oltrepassato un cancelletto rientriamo nella boscaglia. Si scende ancora e al bivio di Casera Pramosio giriamo a sinistra (m.1521 - 1,30 ora dalla cima). Poco dopo troviamo un altro bivio e prendiamo il sentiero CAI 402 per Timau. Lo percorriamo fino alla fine dove ci aspettano i nostri amici del secondo gruppo con le auto (m.820 - 3 ore dalla cima).

Gruppo II. Dal parcheggio a Timau 8m.820) proseguiamo a piedi lungo la strada eattraversata la statale 52, prendiamo il sentiero CAI 155. Proseguiamo per il sentiero tralasciando le strade laterali che portano a numerosi stavoli, arriviamo poi a Stavoli Frochies (m 1150), li sorpassiamo e di lì a poco il sentiero si trasforma in mulattiera. Sulla curva di un tornante (m 1205) giriamo a sinistra per un sentiero che ci porterà fino a un cisiol, dove prenderemo il sentiero di destra che ci porta fino a Cleùlis dove incontreremo il sentiero CAI 161. Proseguendo sul sentiero incontriamo l'abitato di Plàccis e percorrendo la strada che porta agli stavoli visti alla mattina attraversiamo il ponte sul torrente But. Il sentiero prosegue costeggiando la strada statale che attraverseremo per ritornare a Timau a riprendere le nostre auto e per aspettare l'atro gruppo.

Partenza: ore 6.30 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.

Equipaggiamento: Normale da montagna, zaino, scarponi, giacca a vento, guanti, berretto.

Info:  

Cellulare GMFV    333 9147412

Gruppo I Gruppo II

Difficoltà:


Dislivello:        

Tempo complessivo:

EE

m. 1400

7 h

E

m. 500

 4 h

Meteo Paluzza