Gruppo Montagna Fiume
Veneto
ESCURSIONI
Escursioni
estate 2019
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Escursione in ambiente innevato EAI
(Dolomiti Orientali)
Il passo
di Valparola (Jù
de Valparola o Intrà
i Sass in ladino)
m. 2.192, mette in comunicazione la Val
Badia con
il passo Falzarego,
e quindi con Cortina
d'Ampezzo da
una parte e l'alto Agordino dall'altra.
Durante la Prima Guerra Mondiale era difeso dagli austriaci tramite il forte
Tre Sassi, ma in particolar modo dalle postazioni praticamente inaccessibili
del Sass de Stria e del
Piccolo Lagazuoi, posti ai
fianchi del passo. Gli italiani tentarono in tutti i modo di conquistare le
due cime: con scalate suicide sulle pareti verticali del Sass de Stria, o
con la perforazione della roccia e salita in galleria sul Lagazuoi; su
quest’ultimo, gli italiani erano arrivati a metà altezza fortificando la
cengia Martini, che non poteva essere colpita dall’alto. Attualmente tutto
il comprensorio è un museo dedicato alla pace dei popoli, sia a cielo aperto
che, in particolare, presso il forte, che dopo un appropriato restauro,
ospita il museo della Grande
Guerra, che è di proprietà
della regola di Cortina
d'Ampezzo. Il museo ospita
oltre che armi e equipaggiamenti dei soldati, anche alcuni oggetti di uso
comune nel fronte dolomitico.
Gruppo A: dal piazzale della funivia di Passo Falzarego si sale per segnavia CAI 402 verso destra, dapprima per comodo stradone poi per sentiero sassoso. Ci si avvicina alla parete del Lagazuoi e, tralasciando la deviazione a sinistra verso le gallerie, si continua verso est aggirando Punta Berrino. Con alcuni tornanti raggiungiamo l’ampia forcella Travenanzes (m. 2507) da dove già scorgiamo la nostra meta. Proseguiamo verso sinistra sul sentiero CAI 401 che taglia in leggera pendenza il pendio ghiaioso. Raggiunta in pochi minuti forcella Lagazuoi (m. 2573) si risale ora con maggior pendenza l’ultimo tratto di roccette fino a raggiungere prima la stazione della funivia e poi il rifugio Lagazuoi (m. 2690, ore 2.00). Da questo è possibile passeggiare fra le postazioni belliche ripristinate, godendo anche di un panorama mozzafiato. Lo sguardo spazia dalle Odle al Pelmo, dall‘Antelao al Piz Boè, dalle Tofane al Civetta.
Discesa comune:
Durante la Grande
Guerra i soldati italiani costruirono un ardito sistema di gallerie che
dall'imbocco presso la Cengia Martini saliva fino alla sommità
dell’Anticima del Lagazuoi per minare le postazioni austriache. La
Galleria del Lagazuoi è stata completamente recuperata e oggi è una
ferrata atipica che per più di 1 km percorre
in verticale le viscere del Piccolo Lagazuoi. Il percorso è interamente
attrezzato con fune metallica e non presenta particolari
difficoltà. Umida e buia, è rischiarata solo per brevi tratti dalle
poche spettacolari feritoie scavate nella roccia. Noi scenderemo di qui
tutti insieme.
Partenza: ore 6.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con CORRIERA
Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento, berretto, viveri, zaino,pila. Obbligatori per il gruppo B: pila, casco, imbrago e moschettoni con dissipatore. Variante facoltativa: la cima del Piccolo Lagazuoi può essere raggiunta tramite funivia.ISCRIZIONE OBBLIGATORIA Info: Cellulare GMFV 333 9147412 |
Gruppo A | Gruppo B | |
Difficoltà: Dislivello: Tempo complessivo: Note: |
E m. 650 4 h tratti esposti |
EEA m. 950 6 h |