Gruppo Montagna Fiume Veneto


ESCURSIONI

 Escursioni

estate 2019


Regolamento gite

Scala delle difficoltà

Percorso turistico                      T

Senza particolari difficoltà     F

Difficoltà Escursionistica         E

Diff. Escursionistica Esperti   EE

Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata                             EEA

Escursione in ambiente        innevato                                EAI

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sabato 24 e domenica 25 agosto  2019
Corno Bianco (m. 2317)
Geopark Bletterbach  (m. 1636 max)

(Dolomiti Occidentali)

Una gita per tutti: una notte in malga e la scoperta della geologia delle Dolomiti!

  Il Bletterbach o “Rio delle Foglie” è un canyon dell'Alto Adige/Sud Tirolo che si trova ai piedi del Corno Bianco, nei pressi del paese di Aldino. È la più grande gola della provincia di Bolzano. Questo canyon è molto interessante dal punto di vista geologico, in quanto si ha la possibilità di osservare la struttura stratigrafica pressoché completa dell'area dolomitica a partire dal basamento vulcanico fino alla dolomia principale. Lungo il percorso si possono ben distinguere i diversi strati, sovrapposti l'uno all'altro, i quali contengono moltissime tracce di locomozione di rettili del permiano e reperti fossili permiani e triassici. Nel XVI° secolo il Bletterbach era principalmente legato all'industria mineraria. I minatori, infatti, in cerca di rame scavavano cunicoli negli strati più profondi della pietra arenaria, senza però grande successo. Oggi la gola del Bletterbach è percorsa da turisti e visitatori, ma è anche un sito molto studiato dai geologi, che dagli anni '40, a partire da Piero Leonardi, docente dell'Università di Ferrara, eseguono ricerche nella forra. L'anfiteatro geologico del Bletterbach è raggiungibile solo a piedi da Aldino o dalla frazione di Redagno (Radein). La forra è il risultato della disgregazione e dell’erosione prodotta dagli agenti atmosferici: a partire dalla fine dell’ultima era glaciale, avvenuta circa 15.000 anni fa,il Bletterbach ha scavato una incisione profonda 400 metri e lunga 8 km mettendo in luce strato dopo strato le formazioni rocciose e trasportando nella Valle dell’Adige miliardi di tonnellate di detriti. A differenza di altre zone delle alpi, nel GEOPARC Bletterbach i vari strati geologici sono integri e visibili esattamente come erano stati depositati, fornendo informazioni importanti sul clima e le condizioni di vita sulla terra 250 milioni di anni fa, e permettendo di intraprendere un emozionante viaggio nel tempo, nel quale scienziati, escursionisti appassionati di geologia e famiglie interessate alla natura possono sfogliare come un libro aperto più di 40 milioni di anni della storia della terra.

Avvicinamento: Raggiunto e superato il passo San Pellegrino, scendiamo in Val di Fiemme e la percorriamo fino a Cavalese. Dal centro del paese saliamo verso il passo Lavazzè: appena raggiuntolo, proseguiamo verso il vicino passo di Oclini (Jochgrimm, m. 1989). Qui lasceremo le auto. 

Primo giorno: dal passo di Oclini si può salire in circa 1 ora alla facile e panoramica cima del Corno Bianco (m. 2317, dislivello m. 330, difficoltà E), oppure si può raggiungere la cima del Corno Nero (m. 2420, dislivello m. 440, difficoltà EE, ore 2.00 circa). In entrambi i casi si ridiscende al passo dal quale, per una comoda carrareccia chiusa al traffico, si raggiungerà la tipica, vecchia, rustica malga Gurndin/Corandin (m. 1948 – ore 0.20), dove ceneremo e pernotteremo. 

Secondo giorno: Ritornati al passo di Oclini, spostiamo le macchine tornando verso Cavalese ma, prima di raggiungerlo, seguiamo la strada per il passo di Lugano: subito dopo questo si gira a destra salendo alla frazione di Redagno/Radein. Qui effettueremo le operazioni di biglietteria (verrà fornito un caschetto a chi ne è sprovvisto) e potremo anche visitare il piccolo GEOMUSEO. Entrati quindi nella forra utilizzeremo i depliants e i cartelli didattici per godere al meglio di questo sito geologico. Saranno da superare piccoli dislivelli, corsi d’acqua e ponticelli. Facoltativo: con un supplemento di prezzo si potrà usufruire di una guida con un gruppo minimo di 10 persone.

Dal Centro Visite di Redagno/Radein (m. 1556) si segue il segnavia n. 3/E5 e, attraversata una zona di prati e boschetti, si entra nella forra. Seguendo il percorso guidato si vedranno gli affioramenti di arenarie e porfido che sono le fondamenta della dolomia, l’antica miniera Taulenbeck, le strutture contenenti fossili, il camino vulcanico del Butterlock dove c’è una cascata; si salirà fino alla sorgente del Bletter, sotto il Corno Bianco. Fra andata e ritorno ci sono delle varianti: il percorso più lungo prevede  la durata di circa 5 ore a velocità turistica e 550 metri di dislivello totali. [Pranzo al sacco]

Alternativa per i più “sportivi”: chi nel primo giorno era salito sul Corno Nero, può salire al Corno Bianco la domenica mattina e scendere dalla cima verso uno degli imbocchi alti del Bletterback per il sentiero “W“, ricongiungendosi con il gruppo all’interno della forra.

Equipaggiamento:  scarponi, giacca a vento, berretto,

viveri, zaino, saccoletto e ciabatte.

Obbligatorio caschetto per la forra (che può essere ritirato al momento dell’entrata nella forra)

Partenza con mezzi propri

sabato 24 agosto alle ore 7.00

dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport

di Fiume Veneto

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA    

InfoCellulare GMFV     333  9147412

Domenica

Sabato

Domenica

  Difficoltà:

  Dislivello:

  Tempo totale:

  Note:

E

m. 330 circa

ore 2.00 c.a

 

F

m. 550 circa

ore 5.00 c.a

(caschetto)