Gruppo Montagna Fiume
Veneto
ESCURSIONI
Escursioni
estate 2019
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Escursione in ambiente innevato EAI
(Alpi Carniche Occidentali)
Avvicinamento: raggiunto Santo Stefano di Cadore,
proseguiamo per il Passo di Monte Croce Comelico. Poco prima di questo, a
destra una stretta strada asfaltata porta alle malghe Coltrondo e Rinfreddo.
Se si parcheggia negli spazi della prima, si raggiunge la seconda in 15
minuti.
Gruppo
A.
Monte Quaternà.
Dalla sella si sale faticosamente un evidente sentierino, a tratti franoso,
che sale a stretti tornanti, in mezzo a resti di trincee, fino a sbucare
sulla cima, sotto la grande croce di vetta (ore 0.20 dalla sella).
Dalla sommità, sede
durante la Grande Guerra di un osservatorio italiano d'artiglieria, si gode
uno splendido panorama a 360°:
a ovest Padola, il gruppo del Popera, Croda Rossa di Sesto, Tre Scarperi e a
est i Frugnoni, il Cavallino, il Palombino, le Crode di Longerin. Dopo la
meritata sosta, si ridiscende alla sella e si prosegue verso sud
mantenendosi sulla cresta arrotondata della Costa Spina, camminando sopra un
terreno di rocce sciolte, fino a raggiungere gli amici del gruppo B.
Facoltativa la salita al Col Rosson.
Gruppo B.
Costa Spina e Col Rosson.
Poco prima di raggiungere la Sella del Quaternà si sale per erbe sulla larga
cresta che congiunge il Quaternà stesso al moderato ma lungo rilievo della
Spina, fin sopra l’abitato di Casamazzagno. Tutta la dorsale è costellata di
trincee che guardano verso la cresta carnica, presidiata dalle truppe
austro-ungariche durante la Grande Guerra. Mentre si avanza nel contrasto
del verde chiaro dell’erba con il colore rossastro delle rocce, lo sguardo
si volge alternativamente a destra, attratto dal bianco-rosa delle vette
dolomitiche, e a sinistra, colpito dalle pendici color verde-scuro della
cresta carnica di confine. A sud, davanti a noi, si stagliano i contorni dei
Longerin, dei Brentoni, del Peralba. Si giunge così alla base del Col
Rosson, piccola piramide posta a metà della cresta della Spina. Chi vuole fa
un ultimo sforzo e raggiunge la modesta croce che fa da sentinella sopra i
pascoli della Val Digòn e della val Pàdola.
Equipaggiamento:
scarponi, giacca a vento, berretto,viveri, zaino. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 |
Gruppo A | Gruppo B | |
Difficoltà: Dislivello: Tempo complessivo: |
E m. 650 6 h circa |
E m. 430 5 h circa |