Gruppo Montagna Fiume Veneto


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domenica 25 luglio 2021

Sass de Stria     (m. 2477)

Piccolo Lagazuoi (m. 2778)

(Dolomiti Orientali)

 Il passo di Valparola (Jù de Valparola o Intrà i Sass in ladino) m. 2.192, mette in comunicazione la Val Badia con il passo Falzarego, e quindi con Cortina d'Ampezzo da una parte e l'alto Agordino dall'altra.  Durante la Prima Guerra Mondiale era difeso dagli austriaci tramite il forte Tre Sassi, ma in particolar modo dalle postazioni praticamente inaccessibili del Sass de Stria e del Piccolo Lagazuoi, posti ai fianchi del passo. Gli italiani tentarono in tutti i modi di conquistare le due cime: con scalate suicide sulle pareti verticali del Sass de Stria, o con la perforazione della roccia e salita in galleria sul Lagazuoi; su quest’ultimo, gli italiani erano arrivati a metà altezza fortificando la cengia Martini, che non poteva essere colpita dall’alto. Attualmente tutto il comprensorio è un museo dedicato alla pace dei popoli, sia a cielo aperto sia, in particolare presso il forte, che dopo un appropriato restauro ospita il museo della Grande Guerra, di proprietà della regola di Cortina d'Ampezzo. Il museo ospita, oltre che armi e equipaggiamenti dei soldati, anche alcuni oggetti di uso comune nel fronte dolomitico.

Gruppo A: dal piazzale della funivia di Passo Falzarego si sale per segnavia CAI 402 verso destra, dapprima per comodo stradone poi per sentiero sassoso. Ci si avvicina alla parete del Lagazuoi e, tralasciando la deviazione a sinistra verso le gallerie, si continua verso est aggirando Punta Berrino. Con alcuni tornanti raggiungiamo l’ampia forcella Travenanzes (m. 2507) da dove già scorgiamo la nostra meta. Proseguiamo verso sinistra sul sentiero CAI 401 che taglia in leggera pendenza il pendio ghiaioso. Raggiunta in pochi minuti forcella Lagazuoi (m. 2573) si risale ora con maggior pendenza l’ultimo tratto di roccette fino a raggiungere prima la stazione della funivia e poi il rifugio Lagazuoi (m. 2690, ore 2.00). Da questo è possibile passeggiare fra le postazioni belliche ripristinate, godendo anche di un panorama mozzafiato. Lo sguardo spazia dalle Odle al Pelmo, dall‘Antelao al Piz Boè, dalle Tofane al Civetta.

Gruppo B: dal passo Falzarego ci si incammina verso il vicino passo di Valparola, seguendo una traccia che passa sotto le pareti del Sass de Stria. Ad un cartello si svolta a sinistra e si sale verso la galleria Goinginger, costruita dagli austriaci per sorvegliare i passi e colpire la cengia Martini sul Lagazuoi. Percorriamo la galleria godendo la vista dalle finestre sulla roccia. All’uscita, aggiriamo lo sperone del monte e e scendiamo sul versante opposto. Attacchiamo ora la ferrata dedicata alla medaglia d’oro tenente Fusetti, che in un tentativo di conquistare la vetta fu abbattuto: il suo corpo, scaraventato nel vuoto, scomparve in un anfratto e non fu mai più ritrovato. Alla fine della breve ferrata si giunge sulla cresta del Sass, dalla quale tramite trincee e ripide scalette permette di arrivare alla cima, dove la croce svetta nel vuoto (ore 1.45 dalla partenza). Ammirato l’ampio panorama, scendiamo per la via normale in un interminabile susseguirsi di scalette, trincee e ricoveri. Si giunge così al passo di Valparola, nei pressi del forte-museo Tre Sassi. Da questo si attraversa la strada e si punta al versante ovest del Piccolo Lagazuoi. Dopo la prima linea austriaca, detta Vonbank, si giunge all‘inizio del tratto roccioso. Alcune corde fisse rendono più sicuro qualche passaggio. Superato il profondo canalone, si sale con l‘ausilio di corde fisse verso la Cengia Austriaca (Kaiserjager Steig), che si contrappone a quella italiana. Il sentiero prosegue scalando diagonalmente la montagna, raggiungendo così la cima del monte Lagazuoi (m. 2778, ore 2.00 circa dal Passo).

Discesa comune: Durante la Grande Guerra i soldati italiani costruirono un ardito sistema di gallerie che dall'imbocco presso la Cengia Martini saliva fino alla sommità dell’Anticima del Lagazuoi per minare le postazioni austriache. La Galleria del Lagazuoi è stata completamente recuperata e oggi è una ferrata atipica che per più di 1 km percorre in verticale le viscere del Piccolo Lagazuoi. Il percorso è interamente attrezzato con fune metallica e non presenta particolari difficoltà. Umida e buia, è rischiarata solo per brevi tratti dalle poche spettacolari feritoie scavate nella roccia. Noi scenderemo di qui tutti insieme.

Portare tutti una pila!

Variante facoltativa: la cima del Piccolo Lagazuoi può essere raggiunta tramite funivia.

  Partenza: ore 6.30 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.

Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento, berretto, viveri, zaino, pila. Obbligatori per il gruppo B: pila, casco, imbrago e moschettoni con dissipatore omologato.

Quanto previsto da  disposizioni vigenti per emergenza COVID-19.

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

  Gruppo A Gruppo B

Difficoltà:


Dislivello:        

Tempo complessivo:

E

m. 650

ore 4.00 c.a

EEA

m. 950

ore 6.00 c.a tratti esposti

Partecipazione soggetta a conferma di prenotazione a gmfv@libero.it,  WA/tel 333 9147412 entro il 23/07/2021

La partecipazione a questa gita è soggetta alle seguenti misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19:

- portare con sé e tenere a portata di mano tutto quanto previsto dalle ultime disposizioni, (mascherina, gel igienizzante per le mani, ecc.) pena l'esclusione dalla gita;

- sarà richiesto di sottoscrivere un’autocertificazione del proprio stato di salute;

- per partecipare è necessario prenotarsi mandando una richiesta di iscrizione alla gita all’indirizzo email gmfv@libero.it o tramite WhatsApp al 333 9147412 o telefonando ai capigita entro venerdì 25/06 ed attendere la conferma in quanto la gita dovrà essere effettuata con un numero di partecipanti limitato (non ci si potrà quindi aggregare alla gita la domenica mattina);

- non sarà consentito il consueto scambio e condivisione di cibo e bevande durante e/o a fine escursione;

- non si farà la “sosta-caffè” all'andata, ma la sosta sarà lasciata alla gestione individuale e ci si ritroverà tutti al punto di partenza dell’escursione;

- durante l’escursione si dovranno mantenere le distanze minime di sicurezza e seguire le disposizioni dei capigita;

- si potranno compattare le auto secondo le indicazioni dell’ultimo DPCM.

Confidiamo che queste limitazioni, accettate con spirito di collaborazione, riducano i rischi connessi alle attività di gruppo.