Gruppo Montagna Fiume Veneto


ESCURSIONI

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estate 2021


Regolamento gite

Scala delle difficoltà

Percorso turistico                      T

Senza particolari difficoltà     F

Difficoltà Escursionistica         E

Diff. Escursionistica Esperti   EE

Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata                             EEA

Escursione in ambiente        innevato                                EAI

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domenica 12 settembre  2021

Lavinòres (Sass dla Para) (m. 2462)

Rif. Fodàra Vedla  (m. 1966)

(Dolomiti di Ampezzo)

Il settore meridionale dell’altopiano di Sennes è delimitato dalle forme imponenti del Monte Lavinòres. Nonostante l’aspetto massiccio è una montagna priva delle guglie e delle pareti strapiombanti proprie di molte cime dolomitiche.     I pendii non troppo ripidi si rivelano particolarmente adatti agli escursionisti che possono raggiungere il punto più alto senza affrontare difficoltà degne di nota. Il panorama di vetta è tra i più belli del circondario, aperto non solo sulle principali elevazioni che cingono l’altopiano di Sennes, ma anche sugli imponenti bastioni delle Tofane.

La doppia denominazione trae origine dai dialetti locali: Lavinòres è il nome della montagna per gli ampezzani mentre Sas dla Para è la stessa vetta per i marebbani.

Avvicinamento:  Da Cortina d’Ampezzo, seguendo la statale n° 51 in direzione di Dobbiaco, si supera Fiames e si scavalca il ponte sul Rio Felizon. In coincidenza di un pronunciato tornante si abbandona la statale che altrimenti salirebbe al Passo di Cimabanche. Risaliamo invece la stretta stradina asfaltata che si separa a sinistra risalendo l’angusto e profondo solco scavato dal Torrente Boite per arrivare al Rifugio Ra Stua,  presso il quale è presente un ampio parcheggio (m. 1668).

Percorso comune Il cammino si sviluppa oltre il rifugio su comoda mulattiera risalendo in debole pendenza l’ampia vallata. Manteniamo alla nostra sinistra il limpidissimo torrente Boite procedendo per lunghi tratti all’ombra di una rada boscaglia di conifere.

A meno di mezz’ora dalla partenza il bosco si dirada lasciando spazio ad un’ampia radura in parte acquitrinosa con piccola malga al margine nord-occidentale del piano. Siamo al Cianpo de Crosc (Campo Croce - m 1758), un luogo di particolare suggestione dove sono spesso presenti mandrie di mucche e cavalli al pascolo. Il paesaggio è di particolare imponenza: la vallata (Val Salata) appare sovrastata a destra da un lungo costone roccioso, tabulare sulla sua sommità. Abbandoniamo il proseguo lungo la Val Salata per volgere a sinistra sul segnavia 9 con indicazioni per il Rifugio Fodara Vedla. Si sale su ampia forestale a fondo ghiaioso, sul ripido pendio a sinistra (destra orografica). In moderata pendenza guadagniamo quota con una serie di tornanti e il bosco di conifere che torna a farsi denso ed ombroso. Intorno ai 1900 metri di quota la forestale raggiunge infine il soprastante altopiano. Procediamo lungo i facili saliscendi della mulattiera per guadagnare infine l’ampia conca che ospita il lago temporaneo di Rudo (m 1990). Si tratta di uno specchio d’acqua stagionale che frequentemente si prosciuga con l’avanzare della stagione estiva lasciando una piccola spianata ghiaiosa attorniata da rigogliosi prati. Proseguiamo traversando a destra del Lago de Rudo sino a guadagnare un poco pronunciato culmine (m 2003) in coincidenza del quale entriamo amministrativamente in territorio altoatesino; siamo pertanto all’interno del Parco Regionale Fanes – Sennes – Braies. Poco più avanti sulla sinistra si diparte il sentiero   che conduce al Lavinòres (cartello verde). Qui il gruppo si divide.

Gruppo 1. Rif. Fodara Vedla Prosegue sulla carrareccia fino a raggiungere l’ormai visibile rif. Fodara Vedla (m. 1966 - ore 1,50). Il rifugio è posto in una conca idilliaca che ospita un gruppo di piccole caratteristiche malghe in legno. Qui sarà possibile assaggiare le delizie che offre il rifugio in attesa del secondo gruppo. In alternativa si può proseguire su segnavia n. 7 verso il Rif. Sennes (m. 2116), per poi scendere a Cianpo de Crosc lungo la Val Salata con un percorso ad anello, quindi al punto di partenza.

Gruppo 2. Cima Lavinòres La traccia  si sviluppa dapprima tra formazioni di pino mugo per poi guadagnare un bel piano verdeggiante; un breve sbalzo e raggiungiamo un’ulteriore distesa prativa. Il panorama si allarga ulteriormente in quanto il sentiero abbandona la piana prativa per risalire, ora tra ripidi pendii detritici, lungo il fianco settentrionale del Lavinòres, dove Il fondo assume progressivamente caratteristiche d’alta montagna. Siamo sovrastati dalla sagoma del Lavinòres caratterizzata, nel settore sommitale, da una sovrapposizione di grandi stratificazioni rocciose poste su piani inclinati. 

Il percorso procede nell’aggiramento della montagna: volgiamo progressivamente verso destra (Sud) in direzione dell’evidente spalla che discende direttamente dalla cima. Siamo ora all’ultimo tratto della nostra ascensione: si tratta di volgere verso destra rimontando l’ampio  crinale  sommitale. La salita è ripida ma priva di ogni difficoltà, sviluppandosi su facili balze erbose, e porta in breve sull’ampio  pianoro sommitale da cui si può godere uno spettacolare panorama a 360° sulle più belle cime dolomitiche (m 2462 – ore 1,30 dal bivio – ore 3 complessive). 

Il rientro avviene a ritroso con una breve ma doverosa ed appagante deviazione al rif. Fodara Vedla.

  Partenza: ore 7.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.

Equipaggiamento: scarponi, giacca a vento, berretto, viveri, zaino, pila.

Quanto previsto da  disposizioni vigenti per emergenza COVID-19.

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412

  Gruppo 1 Gruppo 2

Difficoltà:


Dislivello:        

Tempo complessivo:

E

m. 300/450

ore 5.00  c.a
senza difficoltà

EE

m. 780

ore 5.00 c.a
dislivello considerevole senza difficoltà

Partecipazione soggetta a conferma di prenotazione a gmfv@libero.it,  WA/tel 333 9147412 entro il 23/07/2021

La partecipazione a questa gita è soggetta alle seguenti misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19:

- portare con sé e tenere a portata di mano tutto quanto previsto dalle ultime disposizioni, (mascherina, gel igienizzante per le mani, ecc.) pena l'esclusione dalla gita;

- sarà richiesto di sottoscrivere un’autocertificazione del proprio stato di salute;

- per partecipare è necessario prenotarsi mandando una richiesta di iscrizione alla gita all’indirizzo email gmfv@libero.it o tramite WhatsApp al 333 9147412 o telefonando ai capigita entro venerdì 27/08 ed attendere la conferma in quanto la gita dovrà essere effettuata con un numero di partecipanti limitato (non ci si potrà quindi aggregare alla gita la domenica mattina);

- non sarà consentito il consueto scambio e condivisione di cibo e bevande durante e/o a fine escursione;

- non si farà la “sosta-caffè” all'andata, ma la sosta sarà lasciata alla gestione individuale e ci si ritroverà tutti al punto di partenza dell’escursione;

- durante l’escursione si dovranno mantenere le distanze minime di sicurezza e seguire le disposizioni dei capigita;

- si potranno compattare le auto secondo le indicazioni dell’ultimo DPCM.

Confidiamo che queste limitazioni, accettate con spirito di collaborazione, riducano i rischi connessi alle attività di gruppo.