Gruppo Montagna Fiume
Veneto
ESCURSIONI
Escursioni
estate 2021
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Escursione in ambiente innevato EAI
Rif. Fodàra Vedla (m. 1966)
Il settore meridionale dell’altopiano di Sennes è delimitato dalle forme
imponenti del Monte Lavinòres. Nonostante l’aspetto massiccio è una montagna
priva delle guglie e delle pareti strapiombanti proprie di molte cime
dolomitiche. I pendii non troppo
ripidi si rivelano particolarmente adatti agli escursionisti che possono
raggiungere il punto più alto senza affrontare difficoltà degne di nota. Il
panorama di vetta è tra i più belli del circondario, aperto non solo sulle
principali elevazioni che cingono l’altopiano di Sennes, ma anche sugli
imponenti bastioni delle Tofane.
La doppia denominazione trae origine dai dialetti locali: Lavinòres è il
nome della montagna per gli ampezzani mentre Sas dla Para è la stessa vetta
per i marebbani.
Avvicinamento:
Da
Cortina d’Ampezzo, seguendo la statale n° 51 in direzione di Dobbiaco, si
supera Fiames e si scavalca il ponte sul Rio Felizon. In coincidenza di un
pronunciato tornante si abbandona la statale che altrimenti salirebbe al
Passo di Cimabanche. Risaliamo invece la stretta stradina asfaltata che si
separa a sinistra risalendo l’angusto e profondo solco scavato dal Torrente
Boite per arrivare al Rifugio Ra Stua,
presso il quale è presente un ampio parcheggio (m. 1668).
Percorso comune
Il cammino
si sviluppa oltre il rifugio su comoda
mulattiera risalendo
in debole pendenza l’ampia vallata. Manteniamo alla nostra sinistra il
limpidissimo torrente
Boite procedendo
per lunghi tratti all’ombra di una rada boscaglia di conifere.
A meno di mezz’ora
dalla partenza il bosco si dirada lasciando spazio ad un’ampia
radura in parte acquitrinosa con
piccola malga al margine nord-occidentale del piano. Siamo al Cianpo de
Crosc (Campo Croce - m 1758), un luogo di particolare suggestione dove sono
spesso presenti mandrie di mucche e cavalli al pascolo. Il paesaggio è di
particolare imponenza: la vallata (Val Salata) appare sovrastata a destra da
un lungo
costone roccioso,
tabulare sulla sua sommità. Abbandoniamo il proseguo lungo la Val Salata per
volgere a sinistra sul segnavia 9 con indicazioni per il Rifugio Fodara
Vedla. Si sale
su ampia forestale a
fondo ghiaioso, sul ripido pendio a sinistra (destra orografica). In
moderata pendenza guadagniamo quota con una serie di tornanti e il bosco di
conifere che torna a farsi denso ed ombroso. Intorno ai 1900 metri di quota la
forestale raggiunge
infine il soprastante
altopiano.
Procediamo lungo i facili saliscendi della mulattiera per guadagnare infine
l’ampia conca che ospita il lago temporaneo di Rudo (m 1990). Si tratta di
uno specchio d’acqua stagionale che frequentemente si prosciuga con
l’avanzare della stagione estiva lasciando una piccola spianata
ghiaiosa attorniata
da rigogliosi
prati.
Proseguiamo traversando
a destra del Lago de Rudo sino a guadagnare un poco pronunciato culmine (m
2003) in coincidenza del quale entriamo amministrativamente in territorio
altoatesino; siamo pertanto all’interno del Parco Regionale Fanes – Sennes –
Braies. Poco più avanti sulla sinistra si diparte il sentiero
che conduce al Lavinòres (cartello verde). Qui
il gruppo si divide.
Gruppo 1.
Rif. Fodara Vedla
Prosegue
sulla carrareccia fino a raggiungere l’ormai visibile rif. Fodara Vedla (m.
1966 - ore 1,50). Il rifugio è posto in una conca idilliaca che ospita un
gruppo di piccole caratteristiche malghe in legno. Qui sarà possibile
assaggiare le delizie che offre il rifugio in attesa del secondo gruppo. In
alternativa si può proseguire su segnavia n. 7 verso il Rif. Sennes (m.
2116), per poi scendere a Cianpo de Crosc lungo la Val Salata con un
percorso ad anello, quindi al punto di partenza.
Gruppo
2. Cima Lavinòres
La
traccia si sviluppa dapprima tra
formazioni di pino mugo per poi guadagnare un bel
piano verdeggiante;
un breve sbalzo e raggiungiamo un’ulteriore distesa
prativa.
Il panorama si allarga ulteriormente in quanto il sentiero abbandona
la piana prativa
per risalire,
ora tra ripidi pendii detritici,
lungo il fianco settentrionale del Lavinòres, dove
Il fondo assume
progressivamente caratteristiche d’alta montagna. Siamo sovrastati dalla sagoma
del Lavinòres caratterizzata,
nel settore sommitale, da una sovrapposizione di grandi stratificazioni
rocciose poste su piani inclinati.
Il percorso procede
nell’aggiramento
della montagna:
volgiamo progressivamente verso
destra
(Sud) in direzione dell’evidente spalla che discende direttamente dalla
cima. Siamo ora all’ultimo tratto della nostra ascensione: si tratta di
volgere verso
destra rimontando
l’ampio
crinale
sommitale.
La salita è
ripida ma priva di ogni difficoltà, sviluppandosi su facili balze
erbose,
e porta in breve sull’ampio
pianoro sommitale
da cui si può godere uno spettacolare panorama a 360° sulle più belle cime
dolomitiche (m 2462 – ore 1,30 dal bivio – ore 3 complessive).
Il
rientro avviene a ritroso con una breve ma doverosa ed appagante deviazione
al rif. Fodara Vedla.
Partenza: ore 7.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.
Equipaggiamento:
scarponi, giacca a vento, berretto,
viveri, zaino, pila.
Quanto
previsto da disposizioni vigenti per emergenza COVID-19.
Info: Cellulare GMFV
333 9147412
Gruppo 1
Gruppo 2
Difficoltà:
Dislivello:
Tempo complessivo:
E
m. 300/450
ore 5.00 c.a
senza difficoltà
EE
m. 780
ore 5.00 c.a
dislivello considerevole
senza difficoltà
Partecipazione soggetta a conferma di prenotazione a gmfv@libero.it, WA/tel 333 9147412 entro il 23/07/2021
La partecipazione a questa gita è soggetta alle
seguenti misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19:
- portare con sé e tenere a portata di mano tutto
quanto previsto dalle ultime disposizioni, (mascherina, gel igienizzante per
le mani, ecc.) pena l'esclusione dalla gita;
- sarà richiesto di sottoscrivere
un’autocertificazione del proprio stato di salute;
- per partecipare è necessario prenotarsi mandando
una richiesta di iscrizione alla gita all’indirizzo email gmfv@libero.it o
tramite WhatsApp al 333 9147412 o telefonando ai capigita entro venerdì
27/08 ed attendere la conferma in quanto la gita dovrà essere effettuata con
un numero di partecipanti limitato (non ci si potrà quindi aggregare alla
gita la domenica mattina);
- non sarà consentito il consueto scambio e
condivisione di cibo e bevande durante e/o a fine escursione;
- non si farà la “sosta-caffè” all'andata, ma la
sosta sarà lasciata alla gestione individuale e ci si ritroverà tutti al
punto di partenza dell’escursione;
- durante l’escursione si dovranno mantenere le
distanze minime di sicurezza e seguire le disposizioni dei capigita;
- si potranno compattare le auto secondo le
indicazioni dell’ultimo DPCM.
Confidiamo che queste limitazioni, accettate con
spirito di collaborazione, riducano i rischi connessi alle attività di
gruppo.