Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà
Escursionistica
E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escurs.
Esperti Attrezzata
EEA
Il poderoso e
imponente massiccio del Sernio-Grauzaria, complesso e articolato su
altri versanti, precipita a nord con imponenti pareti che hanno
segnato la storia dell’arrampicata carnica e friulana. La cuspide
più evidente, anche se in realtà è un’antecima dell’elevazione
principale, è denominata “Cima della Sfinge” per il suo singolare
profilo, dove un gioco di luci ed ombre proiettato da due grandi
tetti rievoca la mitica ed inquietante figura egiziana. Questa
escursione ci porterà ad ammirare sin quasi dalla partenza questa
imponente e svettante struttura.
Da Carnia risaliamo il Canal del Fella lungo la statale Pontebbana fino
all’abitato di Moggio Udinese. Entrati in paese si segue per circa 9
km la strada che percorre la stretta Val Aupa parallelamente
all’omonimo torrente. Seguendo sulla sinistra le indicazioni per il
Rifugio Grauzaria, si prende una stretta rotabile che si inerpica
con stretti tornanti fino al termine dell’asfalto dove lasciamo le
auto.
Si imbocca subito sulla sinistra un comodo
sentiero (segn. 437) che risale in un bosco misto a prevalenza di
faggio e pino nero, superando, dopo una ventina di minuti, una
fresca sorgente. Ci si addentra ora in una fitta faggeta,
dove affiorano i resti dell’antica pavimentazione della
mulattiera che serviva gli alti pascoli ora abbandonati.
Oltrepassiamo i resti di casera Flop, dove una foto ci mostra
l’antico fasto degli anni passati e, dopo un altro boschetto di
faggi, il sentiero
prosegue su suoli detritici che digradano da ogni principale canale
roccioso. Seguendo la linea della teleferica si comincia ad
intravvedere, tra le fronde arboree, il tetto del Rifugio Grauzaria
che si guadagna in una ventina di minuti (ore 1,45 dalla partenza).
Il rifugio è aperto e accogliente e per chi vuole c’è la possibilità
di pranzare.
Difficoltà E, Dislivello 520m.
Nell’attesa del pranzo, per chi vuole, proseguiamo sul sentiero 437,
risalendo prima in un bel bosco, per poi fuoriuscire in un aereo
spiovente un tempo pascolato. Il sentiero prosegue ora serpeggiando
tra terreni ricchi di flora alpina in direzione del Foràn da la
Gialine (1560 m), ampia forcella che si apre improvvisamente
sull’imponente versante settentrionale del M. Sernio (ore 1 dal
rifugio).
II gruppo “giro del monte Flop”:
Lasciate le auto nei pressi del ponte sul Rio
Flop, ci incamminiamo sulla strada asfaltata sulla sinistra
orografica del rio fino alle case di Gialo. Proseguiamo sulla
mulattiera (C.A.I. 436) che sale costeggiando il rio, quindi piega a
destra raggiungendo la strada forestale all’altezza di un tornante
verso destra. Riprendiamo il sentiero subito dopo il tornante per
raggiungere di nuovo la strada nei pressi dei ruderi di Casera
Caserute. Abbandoniamo definitivamente la strada dopo un centinaio
di metri per salire il ripido sentiero che porta al Rif.Casera Zouf
di Fau (1331 m; ore 2,15). Dal rifugio il sentiero prosegue verso
nord-ovest e in breve raggiunge Forca Zouf di Fau (1392 m). Da qui
imbocchiamo sulla sinistra il sentiero C.A.I. 435 salendo in un
bosco di faggi e abeti; rasentando bassi strapiombi rocciosi,
raggiungiamo una selletta dove, evitando la traccia di sinistra che
conduce alla cima, scendiamo su una vecchia mulattiera sostenuta da
massicciate. Percorrendo in falsopiano prima, e poi in salita, le
dirupate balze sudoccidentali del Monte Flop raggiungiamo in breve
il Foran da la Gialine dove troveremo gli amici del 1° gruppo con i
quali raggiungeremo il rifugio per il pranzo e con i quali
condivideremo il percorso di rientro alle auto (ore 4,30 al rif
Grauzaria, ore 5,30 totali).
Equipaggiamento:
scarponi, giacca a vento, berretto, viveri, zaino. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 Partenza: h 7.15 dal
Palazzetto dello Sport |
1° gruppo |
2° gruppo |
|
Difficoltà:
Dislivello: Tempo: |
E 520
1h |
EE m 1000
5h |