Gruppo Montagna Fiume
Veneto
Escursioni
primavera 2015
Percorso turistico T
Senza particolari difficoltà
F
Difficoltà Escursionistica E
Diff. Escursionistica Esperti
EE
Diff.Escursionistica Esperti Attrezzata EEA
Escursione in ambiente innevato EAI
Prealpi Trevigiane - m. 950
Prealpi
Trevigiane
Le Prealpi Trevigiane si estendono fra la Val Belluna a nord e la pianura
trevigiana a sud: la dorsale principale corre tra il monte Cesèn ed il Col
Visentin. Sul versante meridionale si distende la Vallata, con i laghi di
Revine. A est termina con le Coste di Serravalle e di Fregona, chiuse a nord
dalle scoscese pendici del monte Pizzòc.
Percorso comune
Dal centro storico di
Serravalle, lasciate le macchine
nei pressi della scalinata di Santa
Augusta, si sale per comodi scalini che superano l’antica cinta muraria
e quindi per strada lastricata. Si passano alcuni capitelli, fra cui quello
dedicato al miracolo di Santa Augusta. Una breve deviazione sulla destra
(facoltativa) nel “Troi par el Bus de l’aria calda” ci permetterà di
raggiungere una piccola cavità da cui fuoriesce un sorprendente getto di
aria tiepida. Tornati sulla strada e oltrepassati la torre medievale e
l’oratorio di Sant’Elena si sale l’ultima breve scalinata che porta alla
chiesa dedicata alla patrona di Vittorio Veneto.
Nota: chi volesse, può fermarsi
qui (locale con ristoro) ed aspettare il ritorno del Gruppo B per
ridiscendere assieme.
Dietro la chiesa si
prosegue per un sentiero scosceso che raggiunge in pochi minuti i ruderi
della Turris Nigra, che pare essere stato costruito nel 5° secolo proprio
dal “re Matruc”. Si continua a risalire, a volte molto ripidamente, la Costa
di Serravalle, passando per luoghi dai toponimi suggestivi, come “pra dei
Scaet” o “busa dea barca”.
Gruppo A: all’Agnellezza
Al bivio per Scarpedàl si
prende a destra e si completa la risalita della Costa di Serravalle.
Oltrepassate la “stretta dei mandròz” e l’abbandonata cava del Masarè, si
giunge alla sella “drio Corghe”. Di qui si risale la Croda Barsana fino ad
una forcelletta; si prosegue ancora per una quindicina di minuti portandosi
sulla Costiera dell’Agnellezza fino a giungere al minuscolo antro che ospita
la Madonnina. Appena più sopra un ottimo punto panoramico ci permette di
osservare tutto il percorso fin qui fatto. Dalla Madonnina si scende alla
forcelletta lasciata più sotto: ora si prosegue a destra di essa entrando
nella Val Scura da cui si arriva all’abitato di Marèn. Da questo si prende
una carrabile sulla sinistra che porta ai borghi Pradàl e quindi di nuovo al
santuario. Il ritorno finale è comune a quello del Gruppo B.
Disliv. in salita: m. 800. Tempo tot. Ore 6,00
Al bivio per Scarpedàl si scende a sinistra per una
strada forestale che porta al Borgo Scarpedàl, nascosto nel “bus del Valòn”.
Di qui si segue una carrareccia che, passando per i borghi di Pradàl e
Naronchie, ci riporterà al santuario. Raccolti gli eventuali amici rimasti
ad aspettare presso il santuario, si scende ora lungo un sentiero ciottolato
(all’inizio molto sconnesso) fino a Porta Cadore, dalla quale si rientra a
Serravalle, il cui nucleo storico merita una visita, sia pur veloce, a
partire dalla chiesa di Santa Giustina.
Partenza: ore 7.30 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri
Equipaggiamento:
leggero, da bassa quota. Info: Cellulare GMFV 333 9147412 |
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Gruppo A | Gruppo B |
Difficoltà | E | E | |
Dislivello in salita | 800 m. | 440 m. | |
Tempo totale | ore 6 | ore 4 |