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Difficoltà Escursionistica         E

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domenica 10 aprile 2016
da Castelbrando al Bivacco dei Loff

Via dell’acqua e dei Molini

(Prealpi trevigiane, m. 1134)

 Le Prealpi trevigiane dividono la pianura veneta dalla Valle del Piave o Val Belluna. Si estendono in direzione nord-ovest verso sud-est dal Col Visentin (m. 1761), sopra Vittorio Veneto, al Monte Cesen (m. 1570), sopra Valdobbiadene. I nostri itinerari si sviluppano nella valle del Rujo, al cui sbocco sorge Cison di Valmarino con l’imponente Castelbrando che domina la pianura sottostante. Si dice che le montagne di Cisòn siano le più “alpine” di tutte le Prealpi trevigiane. La loro particolare struttura calcarea infatti e la loro conformazione fanno sì che i sentieri che le risalgano abbiano il carattere tipico dell’alta montagna, alcuni con brevi tratti attrezzati, sebbene non particolarmente impegnativi.

AVVICINAMENTO. Lasciate le auto nel parcheggio alla base di Castelbrando, saliamo con la funicolare (€ 1,00/ salita) fino al primo livello del bellissimo castello che nei secoli ha visto l’avvicendamento dei Romani, dei Da Camino e quindi dei Brandolini.

Percorso  comune. Saliti fino al livello più alto del castello (m. 375), ci dirigiamo verso nord nel bosco e percorriamo la cresta detta “la Utia” per  raggiungere una selletta e un incrocio di sentieri. Seguiamo a destra scendendo brevemente una carrareccia che abbandoniamo andando dritti al primo tornante. Per tracce scendiamo brevemente ad un primo rudere e continuiamo per sbucare su una radura ove sorge casera Col. Proseguiamo sempre verso nord fino ad incrociare l’incassato sentiero che ora comincia a salire verso casera Ola.   Seguendo il sentiero e senza preoccuparci dei bivi che poi si ricongiungono, arriviamo fino alla selletta ove troviamo l’indicazione sulla destra per San Gaetano. Dopo breve divagazione riprendiamo il sentiero e continuiamo tralasciando sulla destra la traccia che sale dal Piazzale degli Alpini e tenendo la direzione “Pissol” fino a raccordarci con l’omonimo sentiero che sale da piazzale Peroz (m.540). Dislivello 250 m. circa - ore 1.30 circa.

1° GRUPPO.  Bivacco dei Loff. Seguiamo le indicazioni per la cascatella del Pissol e saliamo senza particolare impegno facendo attenzione ad un primo bivio in cui teniamo a destra. Superiamo un tratto abbastanza ripido ad ovest della “Croda Bianca” in un punto molto panoramico. Giungiamo poi al bivio con il Sentiero dell’Arco e prendiamo a sinistra. La traccia diventa ora abbastanza impegnativa, tuttavia molto appagante per la visuale verso la pianura. Giungiamo all’Arco, caratteristico foro nella roccia che si intravede già salendo, e proseguiamo fino a scavalcare la forcelletta (m. 1120) dove perviene il sentiero dal monte Schiaffet. Deviamo verso nord e scollinando percorriamo un bel tratto di cresta che ci porta ad un incrocio. Prendiamo a destra il sentiero CAI 991, che taglia in costa incontrando il sentiero del Pissol. Poco più avanti lo abbandoniamo per seguire a sinistra una traccia meno evidente (ometto) che, tagliando un tratto in discesa, ci conduce sul sentiero dell’Asta e in breve al Rifugio dei Loff, protetto a nord dalla parete del Crodòn del Gevero (Dislivello m. 850 ore 4.00). Dopo dovuta sosta, iniziamo la discesa tornando brevemente sui nostri passi e percorrendo il ripido sentiero dell’Asta fino al bivio per Costa del Vent che seguiremo verso est sulla sinistra. Si scende per la traccia a tornanti con interessanti panorami sulla vallata, facendo attenzione a qualche passaggio esposto non protetto. Si perviene quindi all’incrocio con il Sentiero della Scaletta e si prende dapprima a sinistra e subito dopo a destra per scendere al bosco delle Penne Mozze, raccordandoci al percorso del 2° gruppo (ore 1 dal bivacco).

2° GRUPPO.  Via dell’Acqua. Giunti con comodo a piazzale Peroz, saliamo brevemente lungo il Sentiero della Scaletta e lo abbandoniamo subito dopo aver incontrato sulla sinistra il sentiero Costa del Vent, per scendere al  piazzale degli Alpini attraverso il Bosco delle Penne Mozze. Imbocchiamo qui la Via dell’Acqua, attraversando il prato antistante il piazzale su una traccia di sentiero che diventa molto più marcata non appena la valle si restringe. Da questo momento il percorso sarà un affascinante viaggio lungo il torrente Rujo, passando con moderata discesa da destra a sinistra del suo corso grazie ai numerosi ponticelli tra anse e brevi cascatelle. Costeggiando il canale artificiale, la Rujea, passiamo attraverso il molino di Cecio Ciae e il Molino Fiorin, ristrutturati e in fase di ristrutturazione, per giungere al caratteristico Campo Molino. Da qui, attraverso il ponte in pietra, raggiungiamo il centro di Cison di Valmarino e, in meno di 1 km tra le vie del paese, il parcheggio. (ore 1 dal Piazzale Peroz)

Partenza: ore 7.30 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.

Equipaggiamento:   Gruppo 1 Gruppo 2

scarponi, giacca a vento, berretto, viveri, zaino.                                     

Difficoltà EE E
  Dislivello 850 300
Info Cell. GMFV              333 9147412 Tempo complessivo 6 h 30 min 4 h