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domenica 12 marzo 2017

Cime Altare, Baldo e Bala

(Prealpi Trevigiane, m. 597)

L’escursione attraversa una serie di colline e vallette di origine morenica poste a ovest di Vittorio Veneto, passando dagli insediamenti storici della periferia ad ambienti che sembrano abbandonati e perduti. Scopriremo invece come qui si sia mantenuto un miracoloso equilibrio fra lo stato naturale originario e l’intervento antropico, inteso sia come coltivazione che come costruzione di immobili. Dopo aver goduto l’iniziale ampia panoramica sulla pianura veneta e l’abitato di Vittorio Veneto (Cèneda e Serravalle), scopriremo anche che un serpente striscia fra queste colline prima di sparire sotto il monte Baldo: è l’autostrada Conegliano-Belluno, che dovremo attraversare nel rientro!

Partenza comune: lasciamo le macchine a Cèneda, in piazza Giovanni Paolo I°, dove ci sono la Cattedrale, la Loggia del Cenedese, il Palazzo Vescovile e la bella fontana cinquecentesca (m. 140). Si parte salendo via Brevia, che porta al castello di San Martino (m. 250), antica sede dei vescovi-conti e tuttora residenza vescovile. Alcuni ruderi medioevali ci accompagnano cammin facendo. Dopo aver dato uno sguardo al castello, ripartiamo dividendoci in due gruppi.

 Gruppo A: S. Paolo, monte Altare, monte Baldo. Poco dopo il castello vescovile si abbandona il sentiero segnalato e si sale a sinistra con buona pendenza fino ad arrivare all’oratorio di San Paolo al Monte, posto su un cocuzzolo (m. 340) dominante la città. Passando sotto l’antichissimo arco di San Zuane, scendiamo sul versante opposto del colle, dove stanno transitando gli amici del gruppo B, fino ad arrivare a casa Segat. Poco prima di questa giriamo a destra e saliamo al monte Altare, che nella parte terminale presenta brevi passaggi su rocce lisce con qualche cavo d’acciaio che ci aiuta.  La grande croce in ferro è posta su un eccezionale punto panoramico su Vittorio, Val Lapisina e Cansiglio. Il monte Altare (originariamente Antares) rappresenta un luogo di elevato interesse archeologico, essendo stata accertata la presenza dal VI° sec. avanti Cristo di un grande santuario delle genti paleovenete, forse imparentate con i sumeri del medio oriente. Il punto più alto del monte (m. 450) è stato denominato poi dai cristiani “Maledicto” per l’antica e radicata presenza di riti pagani orgiastici di origine sumero-accadica in liturgia ittita.   Scendiamo ripidamente sul lato opposto e raggiungiamo la località di San Lorenzo (borgo Vignola) da cui subito risaliamo con molta fatica fino al cresta alberata del monte Baldo (Pedòf per i locali). Seguendo il filo di cresta verso ovest raggiungiamo il punto più alto (m. 597, croce in legno), dove si scorge in basso il lago di Revine sovrastato dal Col Visentin. Si scende ora verso sud per borgo Castagnè (n. 1042). Aggiriamo lungamente il monte Piai, quindi piegando ad est seguiamo la strada delle Perdonanze (n. 1050) fino al capitello di Sant’Antonio. Giunti a casa Botteòn, scendiamo infine per il vallone del rio Silàn (n. 1042), per il quale raggiungiamo i sobborghi di Cèneda dopo essere passati sotti i viadotti dell’autostrada.

Gruppo B: San Lorenzo, monte Bala. Raggiunta casa Segat, si prosegue aggirando a sud il monte Altare (segnavia n. 1041). All’innesto con il 1042A si piega a destra (nord) e si segue una rotabile fino a raggiungere l’abitato di San Lorenzo. Lasciata la salita per il Baldo, si attraversa il paese (borghi Vignola e Villa) e si prosegue a ovest fino a raggiungere località Castello (n. 1042). Al crocevia si punta al borgo Castagnè dal quale si sale sulla collinetta panoramica denominata monte Bala (m. 480). Si scende dalla parte opposta fino a casa Botteòn, dalla quale si rientra a Cèneda per la valle del rio Silàn, sottopassando l’autostrada come gli amici del gruppo A.

 NOTA: entrambi i percorsi presentano tratti senza segnavia: si raccomanda quindi di seguire i capigita!

Partenza: ore 8.00 dal Parcheggio del Palazzetto dello Sport di Fiume Veneto con mezzi propri.

 

Equipaggiamento:

scarponi, giacca a vento,   berretto.

Info:  Cellulare GMFV    333 9147412


A B

Difficoltà: 

Dislivello totale: 

Tempo complessivo:  

EE

m. 650

5h 30min

E

m. 450

4  h